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Coronavirus- Bonaccini: “Rivedere coi sindaci orari delle città e scaglionamento”

“Abbiamo chiesto al Governo di dare linee guida sul tema dei dispositivi di protezione individuali. Faccio un esempio: le mascherine servono per evitare il contagio? Bene, si dica che servono, sono obbligatorie a livello nazionale, mettendo anche a fianco una sanzione per chi non rispetta il suo utilizzo”. Lo ha detto il governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in collegamento con Rai News24.

“Dovremo rivedere insieme ai sindaci gli orari delle città e lo scaglionamento. Noi abbiamo detto al Governo che siamo pronti a partire, in Emilia-Romagna, anche il 27 di aprile, ma vanno fornite linee guida nazionali. C’è un protocollo firmato da sindacati e imprese che però andrà aggiornato. Ho piena fiducia in Conte, ma dico che bisogna fare in fretta a prendere decisioni per far riaprire certi luoghi di lavoro come le aziende del manifatturiero che abbiano vocazione internazionale, dall’automobile alla ceramiche, dalla moda al legno, nessuno dice che devono ripartire i bar o la ristorazione” – ha aggiunto.

“Le regioni chiedono al governo linee guida nazionali per tutti, necessità di alcune decisioni che valgano dal Trentino alla Sicilia e no alla mobilità extra regionale ancora per un pò di tempo. Le scuole non possono riaprire – ha aggiunto – però bisogna dare socialità ai bambini e a partire dai prossimi centri estivi bisogna capire come farli. Poi servono sostegni alle famiglie che lavorano”. Secondo Bonaccini “per quanto riguarda la stagione estiva, noi pensiamo a spiagge senza plexiglas, ombrelloni distanziati molto più di oggi, uno steward in ogni spiaggia che dia una mano al distanziamento e con i dispositivi di protezione e servizi in ogni ombrellone. Se lo facciamo con la testa sulle spalle possiamo ripartire, ma servono molte risorse. Noi abbiamo messo a disposizione 2 milioni per il risanamento delle strutture ricettive, ben venga il bonus famiglie annunciato da Franceschini per fare le vacanze in Italia”.