Coronavirus – Diffidato dai Nas un laboratorio piacentino che effettuava test sierologici a privati. Sequestri anche a Santarcangelo

Controlli anche nelle case protette: nel mirino l'utilizzo dei dpi, tamponi a tappeto e cura degli ospiti

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I carabinieri del Nas di Parma hanno diffidato un laboratorio a Piacenza che effettuava test sierologici per il Covid-19 a privati cittadini.

I militari hanno diffidato il titolare a portare avanti questa attività nonostante usasse un dispositivo medico diagnostico in vitro registrato con marchio CE, ciò che mancava era la procedura di comunicazione all’Usl.

I soggetti che risultavano positivi ossia con una probabile infezione in atto erano invitati a rivolgersi al proprio medico curante che poi avrebbe dovuto attivare la procedura con il dipartimento di Sanità Pubblica.

I carabinieri guidati dal maggiore Gianfranco Di Sario, stanno tuttora indagando per capire quante persone abbiano fatto il test e quante realmente si siano rivolte al medico e quante invece non abbiano comunicato alcunché per risalire al numero preciso di utenti e della loro condizione. L’attività era in corso da circa due settimane.

I test sierologici vanno alla ricerca degli anticorpi (immunoglobuline) IgM e IgG. Le IgM vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG. Quando nel sangue vengono rilevate queste ultime, le IgG, significa che l’infezione si è verificata già da diverso tempo e la persona tendenzialmente è immune al virus.

Sequestri anche a Santarcangelo – Blitz dei carabinieri del Nas nel laboratorio privato Rimedical di Santarcangelo di Romagna dove, nei giorni scorsi, erano stati avviati i test sierologici per accertare la presenza del nuovo Coronavirus nel sangue. Secondo quanto emerso, non si tratterebbe di “un’attività sanitaria urgente e indifferibile” e quindi sarebbe in violazione all’ordinanza regionale per il contenimento dell’epidemia. Il legale rappresentate e il direttore sanitario sono stati denunciati per inosservanza del provvedimento dell’autorità.

Intanto a Parma come in tutta Italia accurati controlli dei Nas nelle case Protette: i militari sottopongono gli anziani ai tamponi, verificano le condizioni in cui si trovano, che eventuali ospiti contagiati non occupino spazi comuni con altri “sani”, l’utilizzo dei dispositivi di protezione.

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