Rischio seconda ondata, Italia in lockdown fino al 3 maggio. Più controlli a Pasqua

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L’Italia rimarrà in lockdown almeno fino al 3 maggio, altrimenti si rischierebbe di far risalire la curva dei contagi vanificando gli sforzi compiuti finora: questa la decisione del Governo. E i controlli sul rispetto delle misure saranno rafforzati sotto Pasqua.

Il decreto ministeriale è atteso per oggi.

Calano intanto per il sesto giorno consecutivo le terapie intensive, per il quinto i ricoveri. Il Cura Italia ottiene la fiducia in Senato e passa ora alla Camera.

“Anche a Pasqua dobbiamo rimanere tutti a casa per il nostro bene e dei nostri cari, e per consentire all’Italia di ripartire il prima possibile. Per questo i controlli sugli spostamenti affidati alle forze di polizia sono stati rafforzati, per scongiurare i trasferimenti nelle seconde case e nelle localita’ turistiche; chi non potra’ giustificare i propri spostamenti verra’ sanzionato”. Lo afferma il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in un’intervista al Corriere della Sera in edicola oggi. “Pero’ vorrei dire che ognuno di noi e’ il miglior controllore di se stesso – aggiunge -: un richiamo all’autodisciplina per il rispetto delle regole come atto collettivo di responsabilita’. Capisco che, chiusi in casa e con l’arrivo della bella stagione, gli italiani abbiano un gran desiderio di tornare alla normalita’. Ce la faremo, ma non si puo’ abbassare la guardia adesso con atteggiamenti irresponsabili. Sarebbe un peccato vanificare, proprio ora che s’intravede un po’ di luce, l’immane sforzo compiuto dall’intera Nazione, a partire dal personale sanitario che ha gia’ pagato un tributo altissimo”. I controlli effettuati finora “dimostrano che la stragrande maggioranza degli italiani ha fin qui compreso la gravita’ dell’emergenza, rispettando il distanziamento sociale. Dall’11 marzo le forze di polizia, i militari e le polizie locali, che ringrazio, hanno controllato quasi 6 milioni di persone, e i denunciati e sanzionati per aver violato le restrizioni superano di poco i 220.000 – spiega Lamorgese -. Le verifiche sugli esercizi commerciali sono oltre due milioni e mezzo”.

La Riviera Romagnola si blinda per respingere i turisti

Controlli straordinari sono scattati su tutta la Riviera adriatica, da Comacchio a Riccione, per impedire che qualcuno ceda alla tentazione di trascorrere le vacanze di Pasqua al mare. Le Prefetture di Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini, insieme ai Comuni e alle forze dell’ordine, hanno infatti predisposto un piano per blindare i lidi romagnoli.
Le vacanze di Pasqua sono, tradizionalmente, lo start alla stagione turistica: gli alberghi di solito sono pieni e in molti trascorrono i giorni di chiusura delle scuole nelle seconde case al mare. Proprio per evitare l’esodo, soprattutto dalle città dell’Emilia e della Lombardia, sono stati istituiti i controlli. I lidi restano chiusi, anche se già si pensa a come riuscire a salvare almeno una parte dell’estate, per un settore che produce una fetta consistente del pil della regione e crea numerosi posti di lavoro.

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