Cultura e istruzione, l’accusa – “Il Comune stanzi fondi, invece di appellarsi al buon cuore dei parmigiani”

I gruppi consiliari Pd, Parma Protagonista e Gruppo Misto accusano: "Non esiste solo Parma 2020"

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“Abbiamo appreso degli stanziamenti della Regione Emilia Romagna per integrare i provvedimenti del governo ed aiutare le persone che sono in difficoltà in questo complicato momento.

24 milioni totali, di cui 5 milioni sono destinati a garantire il diritto degli studenti emiliano romagnoli a partecipare alle lezioni a distanza, mediante acquisto di tablet, pc, sim per la connessione internet, da assegnarsi mediante i comuni.

Un atteggiamento sacrosanto se si considera che lo studio è il futuro dei nostri ragazzi e in un momento come questo è fondamentale pensare a loro e a come non togliere altre possibilità alle nuove generazioni. 

Si tratta di valori, diritti, priorità, solidarietà e giustizia sociale.

Un approccio diverso rispetto a quello dell’intervento dell’assessore alla scuola del Comune di Parma avvenuto giusto due giorni fa che per, affrontare il problema, invece di stanziare somme come dovrebbe fare un ente pubblico e come ha fatto la Regione, ha invitato le aziende e i privati cittadini a donare macchine usate sollevando da più parti molta amarezza.

Il tutto dopo più di un mese dalla chiusura delle scuole.

Se ne deduce che il Comune di Parma, senza fare investimenti sostanziali per il diritto allo studio, avrebbe sostanzialmente rimesso la questione al buon cuore della città,  alla quale va il nostro ringraziamento per il contributo che ha dato e vorrà dare, una funzione pubblica essenziale come garantire la frequenza scolastica in questo momento storico.

Per fortuna a Parma esistono tantissimi privati cittadini e imprese  solidali e così attenti alle necessità del territorio e dei concittadini, capaci di sopperire volontariamente e con la generosità a ciò che dovrebbe fare la politica.

Sembrerebbe che in questa Città la cultura vada bene, ma solo per quanto riguarda gli eventi 2020: primo pensiero ribadito in ogni occasione a mezzo stampa e non  – nonostante la prorompente attualità – dal collega assessore alla cultura che avrebbe anche altre deleghe, come quelle ai giovani o ai servizi cimiteriali, anch’esse altrettanto rilevanti soprattutto ora.

L’emergenza attuale e la crisi conseguente imporranno al Comune di scrivere il nuovo bilancio per un nuovo inizio, sostenendo la città con ogni mezzo e facendo scelte in base alle priorità ed ai valori, in ogni settore. In primis quelli di sostegno concreto ai bisogni essenziali della comunità.

É la strada che ha indicato anche la Regione”.

Bruno Agnetti, Caterina Bonetti, Sandro Campanini, Daria Jacopozzi, Lorenzo Lavagetto, Giuseppe Massari, Roberta Roberti

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