Il nuovo decreto emesso dal Ministero della Salute, valido dal 21 al 25 marzo (leggilo qui 2003202019212600130.pdf.pdf.pdf), ha creato un po di confusione in città: cosa possiamo fare e cosa no? In verità a Parma resta in vigore, fino al 3 aprile, l’Ordinanza precedente della Regione Emilia Romagna, già molto restrittiva.
Gli spostamenti si possono effettuare solo per motivi di lavoro, di salute o per necessità – per esempio per comprare beni di prima necessità. Per provarlo, al momento del controllo da parte delle forze dell’ordine, serve l’autocertificazione.
La passeggiata al parco è vietata. L’ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo ha vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. Le aree non recintate saranno sorvegliate dalle forze dell’ordine
Per quanto riguarda Parma e provincia l’attività fisica all’aperto non è consentita, secondo l’ordinanza della Regione del 19 marzo salvo un certificato medico non certifichi la necessità di una passeggiata, da svolgersi comunque intorno a casa, nel raggio di 100-200 mt.
E’ consentito far uscire il cane per i bisogni ma nel raggio di 200 metri dalla mia residenza o dal domicilio.
Vietati, già dall’ordinanza regionale, e ribadito da quella ministeriale, gli spostamenti per raggiungere le seconde case.
Sono consentiti gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni o andarli a prendere in caso di genitori separati.
Bar e ristoranti rimangono chiusi. Le norme del 20 marzo hanno chiuso anche i bar delle stazioni ferroviarie e delle aree di rifornimento di benzina. Rimangono aperti quelli degli autogrill in autostrada, ma possono vendere solo prodotti d’asporto. Si riflette anche su una riduzione di orario per i negozi di alimentari.
Il prossimo passo se le norme non verranno rispettate, o rimodellate a proprio piacimento per muoversi con qualche scusa, il blocco totale della città con l’impiego dell’esercito.
