Sono 805 i contagi al 17 marzo a Parma, 122 i morti.
La Gazzetta di Parma, ha raccolto i dati dell’Azienda sanitaria Locale mappando, paese per paese, il numero di defunti. A Parma “città”: 252 contagi, 30 morti, 6 persone guarite.
Albareto: 1 morto, su 8 contagi,
Bardi: 1 morto su 3 contagi,
Medesano: 4 morti su 38 contagi,
Varsi: 1 morto su 2 contagi,
Busseto: 2 morti su 14 contagi,
Fidenza: 8 morti su 60 contagi,
Fontevivo: 1 morto su 19 contagi,
Noceto: 2 morti su 16 contagi,
Salsomaggiore: 3 morti su 42 contagi,
Sissa Trecasali: 7 morti su 22 contagi,
Soragna: 1 morto su 16 contagi,
Torrile: 1 morto su 4 contagi,
Calestano: 1 morto su 3 contagi,
Collecchio: 6 morti su 32 contagi,
Corniglio: 1 morto su 6 contagi,
Felino: 4 morti su 35 contagi,
Langhirano: 4 morti su 19 contagi,
Monchio: 2 morti su 4 contagi,
Montechiarugolo: 1 morto su 9 contagi,
Tizzano: 2 morti su 3 contagi,
Traversetolo: 4 morti su 18 contagi.
Nella stragrande maggioranza dei paesi non indicati, si sono verificati contagi ma non decessi. Un paziente è guarito a Corniglio, (su sei contagi), due a Felino, uno a Langhirano, uno a Monchio, uno a Montechiarugolo, uno a Sala Baganza.
L’età delle vittime? La maggior parte aveva più di 80 anni, ma il più giovane era del 1966. La cura? Stare in casa, sperando che la primavera spazzi via tutto. O meglio, morte e paura: ci sono ricordi, morti silenziose, angosce, sensi di impotenza, che nulla potrà ridarci.
Da questa guerra ognuno di noi uscirà diverso, qualcuno più povero, senza lavoro, con un futuro da riscrivere, con la paura di non farcela, ma con un valore enorme: la consapevolezza della libertà.
