Coronavirus: Parma – Spal sospesa, si gioca alle 13,45. Si ferma tutta la serie A?

0

Il Calcio è dei e per i tifosi, e non ci stancheremo mai di dirlo.

Lo stadio deserto e silente è un abominio, uno stupro al buon senso prima ancora che allo sport in se, che dovrebbe essere gioia, emotività ed emozione, mai paura o privazione.

Gioocare oggi, con Parma infilata nella notte nel cunicolo della “zona rossa”, anche se non si chiama più così, sarebbe un’offesa ad ogni umana logica, talmente assurda a non permettere nemmeno di pensare “godiamoci il calcio finchè ce lo lasciano”.

Questa era una riflessione tragicamente necessaria, finchè a pochi minuti dal fischio d’inzio di Parma Spal sono piovute le fresche dichiarazioni del Ministro Spadafora che paiono aprire a uno stop dei campionati.

“Condivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta. Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso. Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità. Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà. Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite.

Prenderó in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre”.

La decisione finale è arrivata alle 13.12: la partita si giochera alle 13.45. I giocatori sono stati rimandati in campo per il riscaldamento.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here