Bisantis ha raccontato da Saxa Rubra Parma-Spal: “La radiocronaca da studio non è una radiocronaca, come il calcio senza pubblico non è uno sport”

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giuseppe bisantis slide gol parma torino 4 1(Luca Savarese da www.stadiotardini.it) – Giuseppe Bisantis se fosse un giocatore, sarebbe un tuttocampista, una sorta di Kulusevski, ma esperto alla Nedved, col microfono. La qualità di una voce puntuale, la quantità di una serie di esperienze. Molte volte voce conciliante e portafortuna per le vicende a tinte crociate. Oggi, ha raccontato da tubo, cioè dallo studio centrale di Radio 1 Rai, lo studio romano di Saxa Rubra, Parma-Spal. Ma, più che un racconto, come ci ha rivelato lui stesso, è stata la narrazione di qualcosa di stridente, una specie di gioco dimezzato. Questa la chiacchierata che ha concesso in esclusiva a StadioTardini.it in questo assurdo pomeriggio di calcio

8 marzo, festa della donna, ma la nobildonna che tanto amiamo, la liturgia del campionato, invece che ricevere mimose, riceve il recupero delle rimanenti sei gare della 26esima. Il corona virus è un avversario tosto ed imperversa più forte che Garrincha. Situazione delicata, come hai giustamente osservato tu oggi in radiocronaca, l’emergenza è mondiale. Si gioca a porte chiuse, Parma – Spal, poi, il lunch match, finisce per iniziare addirittura alle 13.45. Insomma, sembra di essere sulla scena del pirandelliano così è se vi pare. Ma qui è… così e basta, senza che ci pare

Intanto visto che si sta parlando e giustamente solo di questo virus, è infatti doveroso dire che oggi si celebra anche la festa della donna, hai fatto bene, con l’aggancio iniziale, a ricordarlo. Eppoi questa ennesima manfrina, questa ennesima brutta figura dei vertici del calcio:non puoi bloccare due squadre sulle scalette per entrare in campo, poi ritardi di mezzora, quarantacinque minuti, poi un ora e un quarto, poi, alla fine nel marasma, trovano un accordo per giocare le gare di oggi. Poi inevitabilmente il campionato sarà sospeso: se chiude una regione come la Lombardia, anche il campionato giocoforza sarà sospeso, se non si rischia di fare come quel giapponese convinto che la guerra non è finita e che continua ad andare avanti…L’asso calciatori, nella persona di Damiano Tommasi è per bloccare il campionato. C’è stato un contrasto forte tra il governo e la Lega Calcio, la federazione va un po’ da una parte e dall’altra, si è voluto disputare questi recuperi e forse martedì, in un’assemblea assolutamente non tempestiva, che è stata chiamata, si andrà verso la sospensione totale del campionato”.

Tu sei un radiocronista navigato, amico delle trasferte impossibili, ne hai vissute di ogni, ma ti era mai capitato quello che hai vissuto oggi: il racconto di una gara a porte chiuse e che per giunta slitta anche come orario e dove hai dovuto far fronte, da studio, con delle riprese molto ravvicinate?

Così no, mi è capitato di svolgere da tubo qualche radiocronaca per particolari esigenze, pochissime a dir la verità. Così, è stata la dimostrazione che come il calcio senza pubblico non è calcio, anche la radiocronaca, da studio, non è radiocronaca, dipende da cosa t’inquadrano, a un certo punto hanno inquadrato le panchine, non sapevi cosa stesse succedendo, io commentavo le immagini, ma allo stadio avresti avuto altri sentori, sensazioni diverse. Il compito del radiocronista è quello di condurre per mano gli ascoltatori nel cuore di una partita, dentro uno stadio nel nostro caso, con la radiocronaca da studio, li conduci in uno studio radiofonico, non è la stessa cosa; non è stato agevole, certo, è una situazione più grande di noi, si tratta di un’emergenza mondiale, noi dobbiamo adeguarci, ma se chiude tutto, non c’è altra soluzione e bisogna procedere con la chiusura del campionato, nonostante le resistenze di qualcuno, ma se tu chiudi la Lombardia, mi spieghi come fai a disputare incontri di calcio in quella zona? Almeno, per ora, è così”.

Le difficoltà in questo contesto a porte chiuse sono per i giocatori, il pubblico è il sale più prezioso dello sport più bello del mondo, ma anche per chi ha il compito di raccontarne le partite. Anche Tutto il calcio oggi è andato e sta andando in onda a porte chiuse, con la sola eccezione per il Menti di Castellammare, quindi inviati non nella galleria delle tribuna stampa ma dallo studio centrale di Roma?

Esattamente, unico campo realmente in piedi, noi essendo i detentori in quanto Radio Rai dei diritti radiofonici sulle gare, abbiamo la possibilità di andare allo stadio, ma il problema adesso è di trasferte, di spostamenti. In questo momento l’azienda si cautela e vuole garantire la salute dei suoi dipendenti, evitando loro le trasferte: infatti sono saltate anche le prossime imminenti trasferte, di Champions ed Europa, ammesso che si faranno quelle gare. Si oggi era vivo solo il campo di Castellammare, anche Chiavari era seguita da studio. La data di martedì, per questo consiglio federale straordinario, è tale anche per portare a termine questa giornata, oggi poi è stata ventilata anche l’ ipotesi di non disputare il prossimo europeo con la possibilità di recuperare la parte mancante del nostro campionato in maggio e giugno, allora così questi recuperi odierni li hai fatti ed hai una data in meno da recuperare, ecco potrebbe essere una logica, in una situazione che appare senza logica”.

Infine proviamo un attimo a parlare di calcio perché quando Pairetto ha fischiato, si è comunque giocato. La Spal di Gigi Di Biagio, tecnico che tu conosci molto bene avendolo seguito per lungo tempo alla guida dell’Under 21, è riuscita a prendersi i tre punti, certo la lotta rimane ardua, ma il morale, quel motore invisibile, ora ha preso una scossa positiva. Il Parma invece ha negli estensi la sua nuova bestia nera: tra lo scorso torneo e questo, contro gli spallini ha infatti perso 12 punti, 6 nel doppio confronto della passata stagione e 6 in questa.

E’ vero ma sinceramente oggi è davvero difficile parlare di calcio,con una partita di questo genere, non è una partita, non si può giocare a porte chiuse, anche se molti pensano sia il male minore. E’ stata una cosa improponibile con quel forzato doppio riscaldamento dei giocatori, anche la loro concentrazione non era ovviamente la stessa, nel secondo tempo si Gervinho ha buttato al vento un’occasione, la vittoria è arrivata per la Spal ma forse un po’ vanificata dalle vittorie in contemporanea di Genoa, addirittura a San Siro contro il Milan, e della Samp in rimonta contro un Verona che era in serie positiva da lungo tempo, ma oggi ripeto non è sport, così è un gioco dimezzato, e non entrerei nel merito dell’una o nel demerito dell’altra squadra, certo rimarrà negli annali, ce la ricorderemo ma è stata una partita che assolutamente non ha coinvolto nessuno”. Luca Savarese da www.stadiotardini.it

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