Spacciavano cocaina, shaboo e altre droghe: in manette tre nigeriani

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato:

N. S., nato in Nigeria cl. 1990, domiciliato a Parma: O. B., nato in Nigeria cl. 1990, domiciliato in Parma;  I. E., nato in Nigeria cl. 1988, in Italia senza fissa dimora, in relazione al reato di spaccio di sostanze stupefacenti. 

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono riusciti a trarre in arresto i tre soggetti su menzionati, ritenuti responsabili di circa 800 cessioni di sostanza stupefacente (cocaina) per un valore approssimativo stimato intorno ai 33.000 €.

I tre soggetti, operanti singolarmente sul territorio di Parma, sono attivi sin dal 2015.

In particolare in data 17 luglio 2019, nell’ambito di un’attività finalizzata alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente, i militari procedevano ad un servizio di osservazione nei confronti di un’autovettura segnalata come veicolo in uso a soggetti di origine nigeriana dediti alla cessione di cocaina. Alla guida del citato veicolo era stato controllato in tre diverse circostanze uno dei tre nigeriani che il precedente 5 luglio 2019 era stato tratto in arresto in fragranza di reato per violenza a pubblico ufficiale e condannato alla pena di mesi tre di reclusione. 

I militari, dopo aver pedinato il veicolo, a bordo del quale si trovavano due cittadini extracomunitari, assistevano ad una vendita. Decidevano pertanto di procedere al controllo sia del soggetto acquirente (che dava esito positivo in quanto venivano rinvenuti quattro involucri contenenti  cocaina) sia del veicolo sospetto. 

I due cittadini nigeriani sono stati sottoposti a perquisizione personale che consentiva di rinvenire nella disponibilità di uno dei due la somma contante di euro 1460 € sottoposta a sequestro perché ritenuta provento dell’attività di spaccio. Non veniva rinvenuto all’interno della vettura alcuna sostanza stupefacente; tuttavia i soggetti venivano trovati in possesso di ben sei telefoni cellulari.

Dagli accertamenti compiuti, sono stati identificati diversi acquirenti abituali di età compresa tra 19 e 55 anni.

Le dichiarazioni rese dagli acquirenti (che non si conoscono tra loro) sono apparse credibili, in primo luogo in quanto tutte connotate da precisione, in secondo luogo perchè riscontrantesi reciprocamente, attraverso la descrizione del modus operandi dei pusher e dei luoghi di consegna (Centro Torri e vie limitrofe).

Se è vero che nella maggior parte delle occasioni ogni singola cessione compiuta dagli indagati ha avuto ad oggetto delle piccole quantità, il modus operandi appare tale da dimostrare che gli indagati avessero a disposizione quantità ben superiori, come peraltro dimostrato dalla ricostruzione effettuata in base alle testimonianze degli acquirenti escussi.

Da evidenziare la notevole ripetitività delle cessioni di stupefacenti, il numero consistente di clienti e la serialità della vendita della droga (con la possibilità di procacciarsi le dosi di sostanze psicotrope richieste dai loro clienti e di evadere immediatamente i loro ordinativi che ricevevano ormai con cadenze regolari), emersa non solo dalle dichiarazioni degli acquirenti, ma anche dalle attività di osservazione e controllo sul territorio compiuta dai Carabinieri, circostanze tutte che hanno portato il P.M. ed il Gip, rispettivamente, a chiedere e ad emettere le misure cautelari. 

 

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