“Federico di Svezia” – Pizzarotti si scusa: “Solo chi dorme non commette errori”. Casa Pound: “Federico di Sveglia”

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“Ce le hanno cantate di brutto e va bene. Alcuni ci hanno dato degli ignoranti, ma fa lo stesso e lo dico col sorriso: pazienza pure per le loro offese. Siamo di fronte alla più naturale e ordinaria delle situazioni, di quelle che non dovrebbero capitare ma, ahimè, capitano a tutti: l’errore umano.

Una volta svelata la lastra commemorativa abbiamo visto tutti e subito che al posto di Svevia c’era scritto Svezia. Eravamo lì e lo abbiamo colto. Negligenza anche nostra, perché avremmo dovuto ricontrollare la lastra una volta arrivata in municipio. Ci prendiamo la spazzolata. L

a correzione ci sarà in tempi rapidi, questione di pochissimi giorni. Scusate tutti: si sbaglia, e ‘Solo chi dorme non commette errori'”.

Il commento di Casa Pound, “Federico di sveglia” –  “Federico di sveglia”: con questi striscioni, appesi la scorsa notte in tutta la città, la sezione parmigiana di CasaPound Italia denuncia la magra figura raccolta dal comune nella giornata di martedì, con l’apposizione di una targa in memoria della Battaglia di Parma del 1248 che ha trasformato l’imperatore Federico II di Svevia in un improbabile ‘di Svezia’.

“Parma è capitale italiana della cultura o dell’ignoranza?”, si chiede Emanuele Bacchieri, che denuncia “il pressapochismo di un’amministrazione che, dopo aver confermato gli eventi organizzati nientemeno che con il fotografo Oliviero Toscani, autore di parole vergognose sulla tragedia del Ponte Morandi, adesso dimostra di non conoscere nemmeno la storia”.
“A poco servono le scuse presentate dal presidente del consiglio comunale Alessandro Tassi-Carboni – prosegue – e dall’assessore alla cultura nonché titolare della commissione toponomastica, Michele Guerra, i quali ammettono l’errore non sapendo però ricostruire la dinamica che ha portato ad un refuso di cui tutta Italia sta parlando: circostanze che rendono ancora più palese la loro inadeguatezza”.
“Quanto accaduto, in realtà, non ci meraviglia. Da anni denunciamo l’impreparazione di una giunta a gestire i problemi di Parma, dalla questione sicurezza in giù – conclude Bacchieri – e la vicenda della targa di marmo è solo la proverbiale ‘ciliegina sulla torta’ dello stato in cui versa la città”.

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