Cavi Usb: cosa sono e come hanno rivoluzionato la vita quotidiana

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La tecnologia USB (Universal Serial Bus) è considerata una delle invenzioni che hanno avuto ripercussioni profonde sulla nostra vita, nel corso degli ultimi decenni. Si tratta dell’interfaccia più comune in uso nell’elettronica e proprio ai cavi USB è delegato il compito di collegare tra loro, con il fine di trasferirne i dati, una lunga serie di dispositivi.

Basti pensare al successo arriso al micro cavo utilizzato per la ricarica degli smartphone, per capire come proprio la loro presenza si riveli in grado di agevolare non poco la nostra vita di tutti i giorni.

La necessità di connettere dispositivi

L’USB è stato creato con il preciso intento di riuscire a creare apposite connessioni per molti tipi di dispositivi sfruttando allo scopo un unico tipo di porta e di cavo. Se il suo intento originale era lo scambio di informazioni, attualmente i cavi USB permettono di condividere non solo le informazioni, ma anche di erogare alimentazione, sino a 100 W di potenza, per dispositivi come smartphone, laptop, tablet e interfacce audio.
Con il trascorrere del tempo, la tecnologia USB si è notevolmente affinata e, attualmente, è possibile scegliere tra un’ampia gamma di opzioni, tra i quali questi cavi usb, con modelli di ultima generazione che raddoppiano la velocità teorica dell’USB 3.2 portandola a 40 gigabit per secondo e incorporando al propriointerno la tecnologia di un altro standard di comunicazione, ovvero il Thunderbolt sviluppato da Intel e Apple. In tal modo ha la facoltà non solo di trasferire molti più dati per secondo, ma anche di smistarli in maniera estremamente efficiente.

La storia

Lo sviluppo dello standard USB ha preso le mosse nel 1994, quando aziende come Compaq, Microsoft, DEC, Intel, IBM, NEC e Nortel hanno iniziato a lavorarci sopra. Tra gli scopi perseguiti, la semplificazione nel settore dei cavi e connettori per periferiche, la risoluzione dei problemi di usabilità degli altri standard esistenti, la semplificazione della configurazione software dei dispositivi connessi al computer e il miglioramento prestazionale nella trasmissione di dati tra periferica e computer. La prima versione è stata rilasciata nel 1996, mentre la commercializzazione è iniziata due anni dopo.

Attenzione a scegliere il cavo giusto

Proprio per la sua importanza, il cavo USB deve essere scelto con cognizione di causa. In particolare, in sede di scelta occorre considerare:

1) la lunghezza, che può andare da pochi centimetri a qualche metro;
2) il tipo di presa. La distinzione è tra A, la più comune, dalla forma rettangolare, B, quadrata, e C, molto sottile e in grado di veicolare anche segnali video;
3) dimensioni, per le quali si possono comunque usare gli adattatori;
4) velocità di trasferimento dati, con l’USB 4 che può veicolare sino a 40 Gbps.

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