Un uomo di 57 anni è stato arrestato dalla polizia stradale di Lodi: era alla guida dell’auto che ha tamponato la Nissan Juke a bordo della quale, nella notte, è morta una giovane di 21 anni.
Dopo aver avuto un primo incidente per cause da accertare, la Nissan con quattro ragazzi a bordo è stata tamponata dall’auto guidata dal 57enne, a poca distanza dalla zona dove è deragliato il treno Frecciarossa a Ospedaletto Lodigiano.
Al 57 enne, fuggito senza prestare soccorso, è stato contestato l’omicidio stradale: è positivo al test antidroga.
La polizia stradale della sottosezione di Guardamiglio sta effettuando una ricostruzione della dinamica dell’incidente stradale che questa notte sull’Autostrada del Sole a Ospedaletto Lodigiano è costato la vita a una 21enne.
Il suv Nissan Juke sul quale i quattro viaggiavano si è anche ribaltato e poi ha preso fuoco poco distante dal luogo del terribile deragliamento di un frecciarossa alcuni giorni fa.
L’auto a bordo della quale viaggiavano si è schiantata all’altezza di una piazzola di sosta. Una delle ipotesi al vaglio di chi deve chiarire le cause dell’incidente è che il conducente della vettura, o un automobilista che non è rimasto coinvolto, si siano distratti per cercare di vedere il convoglio deragliato, causando lo schianto.
La vittima, Madeline Mora Ramirez, 21 anni, originaria di Santo Domingo, abitava a Pilastro di Langhirano, è morta all’ospedale di Lodi, dove era stata trasportata d’urgenza dopo lo schianto: secondo le prime ricostruzioni della Polstrada di Guardamiglio, i ragazzi erano di ritorno da una serata in un locale di Milano. Il suv si è schiantato contro il guard rail, poi si è ribaltato in mezzo alla carreggiata e ha preso fuoco.
I ragazzi si sarebbero aiutati a vicenda ad uscire dall’auto. I due di loro più gravi erano a terra quando è sopraggiunta una Fiat Punto che ha tamponato il suv poi li ha travolti, prima di fuggire per essere identificato un’ora dopo grazie ai frammenti di auto lasciati al suolo.
I feriti più lievi sono B.M., 20 anni, ecuadoriano che vive in provincia, e F.M., 25 anni, italiano, che vive in città, visitati all’ospedale di Lodi. Più gravi le condizioni dell’altro ragazzo a bordo del suv, V. E., 26 anni, di origine marocchina, che abita in provincia e che è stato intubato e portato dall’elisoccorso di Como all’ospedale San Gerardo di Monza, dove si trova in condizioni critiche.
L’incidente è avvenuto alle 4.40 circa nei pressi di una piazzola di sosta, proprio all’altezza del punto in cui si trova il Frecciarossa deragliato il 6 febbraio scorso. La Polstrada di Lodi, che coordina le indagini, ha escluso ieri sera che – contrariamente a quanto riportato da alcune agenzie di stampa – la curiosità di osservare i resti del convoglio sia all’origine di qualche brusca manovra che ha fatto finire fuori strada il suv sul quale viaggiavano i quattro giovani. L’ipotesi più probabile è al momento un colpo di sonno del conducente.
I ragazzi – sempre secondo le prime ricostruzioni – si sono aiutati a vicenda ad uscire dall’auto. Due di loro (la ragazza poi morta e il marocchino 26enne, il ferito più grave) erano a terra quando è sopraggiunta una Fiat Punto che ha tamponato il suv incidentato e li ha poi travolti.