Parma, dimenticare la Lazio: sogno Europa

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I trenta punti in classifica del Parma valgono forse il doppio, ripensando a tutto quello che i ducali hanno dovuto vivere nel corso di questa tribolatissima stagione. Andiamo per gradi, partendo da questa estate, quando Roberto Inglese ha iniziato ad avere problemi fisici: il tempo di rientrare ed ecco un crack lungo tre mesi, a cui è seguito poi l’infortunio che come noto lo terrà fuori sino alla fine della stagione.

Nel mezzo, i problemi fisici di quello che dovrebbe essere il suo sostituto Cornelius e di Karamoah, per lui anche disciplinari e che ha visto il campo col contagocce. Proprio il talento francese doveva infine essere il sostituto naturale di quel Gervinho che, dopo aver disputato l’annata migliore della sua carriera ed aver iniziato altrettanto bene questa, si è fatto prendere dalla voglia di emigrare altrove mancando però l’accordo nell’ultimo giorno di mercato, restando di fatto a Parma in qualità di separato in casa.

Come se non bastasse, nell’ultima fase di gennaio, il pesante infortunio di Sepe che ha costretto i crociati a correre ai ripari sul mercato, andando a prendere Radu dal Genoa. Un mese di gennaio difficile anche per la vicenda Kulusevski, miglior Millennials della Serie A, rimasto a Parma ma già promesso sposo della Juventus: insomma un marasma di eventi e tumulti che sembra non aver scalfito più di tanto la barca capitanata magistralmente da D’Aversa, il quale spera di non dover ripetere l’andamento dell’anno scorso quando ad uno strepitoso girone di andata seguì uno di ritorno piuttosto deludente.

Il prossimo impegno vedrà il Parma sfidare il Sassuolo a Reggio Emilia, in quello che è uno dei derby emiliani previsti dal calendario: decisamente favoriti i neroverdi stando ai pronostici sul prossimo turno della Serie A, con Berardi e compagni il cui successo è pagato due volte la posta. Una vittoria in trasferta del Parma è invece data a 3.60, poco più del pareggio quotato a 3.40.

Obbligatorio per i parmensi dimenticare la Lazio e le mille polemiche seguite al mancato rigore concesso per fallo di Acerbi su Cornelius: persino un sempre abbottonato D’Aversa non ha saputo trattenere la sua furia nel post partita, attaccando duramente la direzione di gara soprattutto per non essersi recata al Var col fine di meglio valutare una situazione di gioco oggettivamente dubbia. 

Coi biancocelesti i crociati hanno fornito l’ennesima solida prestazione, nonostante le tante assenze con cui il tecnico da tempo deve avere a che fare: è mancato solo il guizzo finale ed un pizzico di fortuna sugli episodi. Ciò nonostante il Parma può guardare alla classifica con grande speranza, perché la zona europea dista appena due punti, che diventerebbero tre se il Milan dovesse aggiudicarsi la Coppa Italia, togliendo di fatti un posto al campionato per l’accesso all’Europa League. Considerata la salvezza cosa raggiunta, visto il netto vantaggio sulla zona retrocessione, per gli emiliani il sogno europeo è per il secondo anno consecutivo possibile.

Al netto di infortuni che diano tregue ed episodi non più sfavorevoli.

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