Dallara, così il made in Parma corre in Formula 1

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Mancano solo poche settimane al 15 marzo 2020, quando scatteranno i semafori verdi di Melbourne che daranno il via al Gran Premio di Australia, tradizionale primo appuntamento per la Formula 1. Avvicinandosi a tale data l’attesa di tutti gli appassionati di questo sport cresce sempre più: nonostante infatti il dominio mostrato dalla Mercedes dal 2014 ad oggi e i gravi problemi che hanno afflitto la Ferrari, è indubbio che la Formula 1 moderna stia godendo di una verve particolare che rende le gare sempre più interessanti. Questo grazie all’elevatissimo livello di tutti i partecipanti e alla conseguente incertezza delle gare a cui ci ha abituato la Formula 1 negli ultimi anni, dove i pronostici sui favoriti sono spesso ribaltati una volta sotto la bandiera a scacchi.

Una moderna Formula 1 nella quale la città di Parma ha un ruolo di rilievo, grazie alla presenza dell’azienda dell’ingegner Giampaolo Dallara, azienda illuminata che con i suoi telai in fibra di carbonio ha portato il “made in Parma” non solo in giro per il mondo ma, molto spesso, per primo al traguardo. Già dal 2016 infatti il team Haas F1 ha la sua direzione tecnica proprio all’interno dell’azienda di Varano de’ Melegari, della quale sfrutta non solo il celebre telaio ma anche la raffinata galleria del vento e il simulatore di guida, componente fondamentale per affrontare un Campionato del mondo di Formula 1 nel quale i test in pista sono ridotti a meno di una settimana l’anno.

L’impegno che la Dallara ha profuso nella Formula 1 in questi anni è il risultato di una decennale esperienza nella costruzione di telai per auto da corsa (e non) che hanno sempre elevato l’azienda parmense al livello di eccellenza nazionale, al punto da riservarle un ruolo di spicco nella Motor Valley, associazione che riunisce sotto un unico “cappello” aziende del calibro di Ferrari, Pagani, Lamborghini e Ducati. Una eccellenza, quella di Dallara, che ha origini lontane: fin dalla sua fondazione nel 1972 a Varano de’ Melegari, la Dallara si è infatti sempre distinta per l’elevatissima qualità dei suoi prodotti, confermata dagli incredibili successi sportivi che l’azienda ha ottenuto gareggiando in tutto il mondo. Dalla piccola Varano, la Dallara è infatti riuscita a conquistare il mondo delle corse e, attualmente, è presente con i suoi telai in tutti i campionati Formula 3 ed è fornitore unico per i campionati IndyCar, Indy Lights, Formula 2, GP3, Renault World Series, la Super Formula giapponese e la modernissima Formula E.

A questi impegni in serie “minori”, si aggiunge, come accennato, un impegno costante nella Formula 1, massima serie motoristica al mondo e importantissima vetrina tecnica. Tuttavia l’impegno di Dallara nella Formula 1 non è una novità degli ultimi anni, anzi, in passato già altre volte la factory di Varano de’ Melegari ha partecipato al Campionato del Mondo di Formula 1, correndo assieme a piloti leggendari del calibro di Andrea De Cesaris, Pierluigi Martini, Emanuele Pirro, Gianni Morbidelli e Alex Caffi. Proprio quest’ultimo fu il pilota con cui la Dallara esordì in Formula 1 nel lontano 1988 con la Scuderia Italia (motore V8 Ford DFR 3.500cc). Se Dallara ha sempre ottenuto grandissimi risultati in tutte le serie automobilistiche, purtroppo non si può dire lo stesso per la Formula 1: scontrandosi contro i “big” di questo sport, la permanenza di Dallara in F1 venne interrotta già nel 1992, solo quattro anni dal suo esordio, con un terzo posto come migliore risultato, ottenuto da JJ Letho nel Gran Premio di San Marino nel 1991.

Dopo questo primo ritiro dalla massima serie, si tornò a parlare di Dallara in F1 nel 1999 quando l’azienda parmense realizzò 6 telai in fibra di carbonio per la Honda, utili per costruire una vettura laboratorio con la quale testare un eventuale ritorno in Formula 1 del costruttore giapponese. Il progetto, capitanato da Harvey Postlethwait, tuttavia subì un brusco blocco quando quest’ultimo morì di infarto durante alcuni test a Jerez de la Frontera. Evento fatale che pose fine al progetto dando via alla collaborazione fra la Honda e il team anglo americano BAR, escludendo così la partecipazione da parte dell’azienda parmense. Dallara tornò imperterrito ad affacciarsi alla Formula 1 nel 2004, quando si fece largo la voce di una collaborazione con il team Midland, per il quale l’azienda emiliana avrebbe dovuto costruire i telai. Tuttavia anche questo progetto si arenò anzitempo quando il patron della Midland, Alex Shnaider, decise di comprare il fallimentare team Jordan ridimensionando la partnership con Dallara alla semplice consulenza.

Per ritrovare finalmente spazio nella massima formula, Dallara ha dovuto aspettare il 2016, quando è iniziata la collaborazione tra l’azienda emiliana e il team Haas F1. Da questa collaborazione è nato uno dei team principali della attuale Formula 1: grazie infatti ai talentuosi piloti che guidano le vetture Haas – Kevin Magnussen e Roman Grosjean – le auto del team capitanato da Gunther Steiner sono sempre fonte non solo di grande spettacolo in pista ma spesso anche capaci di portare a casa punti preziosi a scapito di squadre ben più strutturate come il team ufficiale Renault F1 o il team Alfa Romeo.

La presentazione della nuova vettura Haas che correrà il campionato del mondo 2020 è prevista per il prossimo 19 febbraio a Barcellona, pronta per scendere in pista e mostrare, una volta ancora, l’incredibile lavoro e passione che la Dallara, dal cuore dell’Emilia, porta con orgoglio in giro per il mondo.

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