L’attività investigativa, che ha preso le mosse dall’analisi degli ultimi contatti e frequentazioni della vittima, ha consentito di individuare due giovani “pusher” nigeriani, uno con ruolo di capo, l’altro di aiutante, gravitanti nel comune di Parma, spacciatori abituali. I carabinieri sono riusciti a raccogliere nei confronti dei due indagati elementi indiziari circostanziati, decisivi per ricostruire decine di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.
E’ stato accertato che i due, tra la fine del 2018 e il 2019 abbiano ceduto complessivamente centinaia di dosi di crack, eroina, cocaina e marijuana, con un giro di affari di alcune decine di migliaia di euro.