D’Aversa: “A Torino servirà la gara perfetta. Non partiamo battuti”

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Su Gervinho abbiamo ragionato per averlo a disposizione per la Juventus ma persiste un problema che ha già avuto la settimana scorsa e non sarà della gara così come Grassi che è uscito malconcio dalla sfida con il Lecce per un problema alla schiena“.

Così Roberto D’Aversa alla vigilia di Juventus Parma.

A me non piace parlare di quello che è stato, però ne approfitto per chiarire alcuni aspetti. Abbiamo giocato contro il Lecce lunedì sera, a differenza della Roma che ha giocato un giorno prima. Bisognava considerare che nell’arco di sei giorni c’erano da giocare tre partite. Per la partita che dovevamo fare giovedì sera è scesa in campo la miglior formazione che potesse andare in campo dopo la gara giocata con il Lecce. Vado sullo specifico, così capiamo tutti ed è bene che chiariamo un po’ su questo aspetto perdendo un po’ di tempo anche se parlare della gara con la Roma è superfluo. Durante la settimana, prima della sfida con il Lecce, Iacoponi e Bruno Alves – a detta anche vostra e di ciò che avete scritto sui giornali – molto probabilmente non si sapeva se potessero giocare. Hanno stretto i denti, si è lavorato per far sì che scendessero in campo e hanno giocato. Se si è fatto fatica a farli giocare lunedì sera era impensabile farli giocare anche il giovedì, considerato che Bruno Alves ha 38 anni, Iacoponi sta giocando con un problema al tendine. E, di conseguenza, si ragiona sulla prestazione del giovedì che sicuramente non sarebbe stata efficace. Grassi non era disponibile, Gervinho non era disponibile. Nel centrocampo che è sceso in campo c’era Matteo Scozzarella e su Matteo da un mese si parla della sua assenza quando non gioca. Sempre a centrocampo con Matteo c’erano Kucka e Kurtic. Se poi davanti, a livello numerico non ci sono delle soluzioni perché la rosa è corta e Gervinho non è disponibile, hanno giocato Inglese e Cornelius che sono titolari, ha giocato Kulusevski che spende sempre tante energie e ha giocato anche Siligardi che, secondo me, è stato tra i migliori. La scelta è stata fatta sul portiere e non penso che si sia perso la partita per Colombi. Aggiungo, per concludere il cerchio, che Darmian deve fare l’infiltrazione per fare l’allenamento. Adesso faccio io una domanda: quando il Parma ha vinto 2-0 contro la Roma, cosa si è detto? Si è detto, principalmente, che la Roma fosse stanca per via del turno di Europa League e avevano giocato gli stessi. Togliendo, dunque, dei meriti alla mia squadra. E adesso? Vogliamo sminuire la prestazione e la vittoria della Roma? No, assolutamente. Non mi sento di fare questo. La Roma ha vinto non per chi è andato in campo per scelte che ho fatto io, perché chi è andato in campo era il Parma e indossa la maglia del Parma. Ho approfittato di questa domanda per togliere ogni dubbio, poi se si vogliono discutere le scelte dell’allenatore ormai andiamo avanti da tre anni e mezzo…“.

Per domani farò delle valutazioni in base a come stanno i ragazzi. Sistema di gioco? Dipende dai calciatori che decido di mandare in campo. E’ chiaro che ultimamente sviluppiamo in una certa maniera e difendiamo in un’altra. Quello dipende dai calciatori che scendono in campo“.

Kulusevski, in questo momento, viene visto in maniera diversa. Fino a poco tempo fa era visto come il ragazzo che proveniva dalla Primavera, una giovane promessa, un 2000 che stava facendo bene. Adesso deve essere ancora più bravo, il giudizio adesso parte da un punto di partenza diverso visto che la Juventus ha fatto un investimento importante. Tutto ciò che andrà a fare verrà giudicato non più come il ragazzo che proviene dalla Primavera ma come un investimento importante che l’anno prossimo avrà la fortuna di giocare in un grande club come la Juventus. Il consiglio che gli posso dare io, prendendo anche spunto dalla sfida con l’Atalanta in cui nessuno ha fatto bene ma lui deve ragionare su sé stesso e non sui compagni, è quello di andare in campo divertendosi come ha fatto fino ad ora senza cercare di strafare perché lì può avere delle difficoltà. E’ un giovane, deve andare in campo in maniera serena e divertirsi. L’anno prossimo è chiaro che guadagnerà molto di più ma sotto quel punto di vista lui deve fare ciò che è capace di fare sempre con le stesse armi: è un ragazzo al quale non piace perdere nemmeno nelle sfide ai tiri in porta dopo l’allenamento. Deve restare sereno e lucido per l’età che ha“.

Quant’è difficile preparare tre partite importanti in una settimana corta? “La riunione con la Società, per gli interventi da fare perché a livello numerico avremmo avuto delle difficoltà nei doppi impegni, c’è stata circa 35-40 giorni fa. Ma questa stessa problematica ce l’abbiamo avuta anche nella settimana della partita con il Frosinone. Per noi la volontà è sempre quella di cercare di vincere e passare il turno. Le valutazioni fatte sono quelle in base ai calciatori a disposizione, cercando sempre di mettere in campo la miglior formazione possibile. Le difficoltà ci sono perché nel momento in cui, anche oggi, a centrocampo ad esempio non ci sono calciatori come Grassi o come Barillà che è uscito malconcio dalla gara contro la Roma e verrà a Torino nonostante non si sia allenato né ieri né oggi. Nel reparto offensivo, mancando Gervinho e Karamoh, Inglese e Cornelius stiamo cercando di portarli alla miglior condizione possibile. Non posso ripetere sempre le stesse cose: nel momento in cui ci sono delle difficoltà numeriche e si aggiungono altre problematiche, queste problematiche portano delle conseguenze. Mercato? Di cosa c’è bisogno la Società lo sa. E’ chiaro che essendoci impegni così ravvicinati, avendo a disposizione più possibilità poi magari ti portano meno conseguenze e meno infortuni. L’esempio pratico è quello di Grassi, che ho forzato a fare giocare. E per fortuna la Società mi ha accontentato prendendo Kurtic che è stato importante per portare tre punti a casa con il Lecce e avvicinarci al raggiungimento del nostro obiettivo. La Società lo sa, però adesso noi dobbiamo pensare alla partita di domani senza pensare né al mercato né alla gara contro la Roma. Domani sarà una partita complicata, difficile, giochiamo contro una squadra forte e in questo momento in testa alla classifica, diversa rispetto al girone d’andata sia per interpretazione di gioco sia per condizione fisica. Andremo lì volenterosi di andarli a mettere in difficoltà. Mi auguro di indovinare la formazione così molto probabilmente portiamo a casa il risultato…“.

Con Gervinho avevamo prefissato il minutaggio per cercare di evitare ricadute o infortuni. Dieci minuti, molto probabilmente, non hanno portato alle conseguenze che poi durante il lavoro settimanale invece ci sono state: ha sentito riacutizzarsi quel problema solito sul flessore“.

Analizzando le ultime partite della Juventus, tra campionato e Coppa Italia, è una squadra che adesso gioca con un 4-3-1-2 alternando un attaccante o un centrocampista mentre nel girone d’andata avevano giocato con un giocato con un 4-3-3 con Cristiano Ronaldo che giocava più dentro lasciando Matuidi a tutta fascia. Ma è una squadra che è cambiata sotto l’aspetto fisico, ora stanno veramente bene, e nell’interpretazione della gara: prediligono un gran possesso palla non fine a sé stesso ma per cercare di venirti a far male, sono bravissimi negli spazi stretti come dimostra il primo gol realizzato contro l’Udinese in cui tutti e dieci i calciatori erano sotto la linea della palla e sono arrivati con le qualità di Dybala e Higuain in quel caso comunque a concludere. Non sarà una gara semplice, utilizzano molto l’aggressione e il recupero immediato per cui anche lì dovremo essere bravi quando recupereremo la palla a non esser soggetti ancora alla loro pressione. Siamo consapevoli del fatto che affrontiamo una squadra forte, che sta bene e in cui i calciatori offensivi sono in condizioni ottimali. Nel calcio di impossibile non c’è nulla, come l’anno scorso siamo stati bravi lo scorso anno a portare a casa un risultato da parte nostra deve esserci la volontà di andare a fare la partita perfetta. Poi è chiaro che molto dipende anche da loro ma sicuramente senza la partita perfetta difficilmente usciremo con un risultato positivo da quel campo. Cornelius? Il merito è solo di Andreas, si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa“.

Che partita sarà domani? “Io penso che per quanto riguarda le tre partite, intanto la Juventus ha giocato mercoledì e noi giovedì ma su questo – qui a Parma – nessuno ci fa caso. Detto questo, anche nella Juventus, se si analizzano le scelte fatte in Coppa Italia, sono scesi in campo calciatori che in campionato giocano meno ma non perché non sono all’altezza ma bensì perché fa parte di una dinamica di gestione di squadra. Troveremo una squadra in un ottimo momento fisico e mentale, non sarà una partita semplice, sappiamo cosa avremo di fronte ma dipenderà molto da come interpreteremo la gara e dalla voglia che metteremo in campo di portare a casa un risultato. Dal punto di vista motivazionale c’è poco da dire, bisogna trovare quelle energie che la partita stessa ti porta ad avere. E’ una gara difficile ma bella da giocare, in uno stadio che probabilmente sarà esaurito. Credo che quando si inizia una carriera professionale è il sogno di tutti giocare contro la Juventus, in quello stadio e avere la volontà di non essere inferiori. E’ quello che mi preme ma ho un gruppo di ragazzi che vorrà dimostrare il loro valore e confrontarsi. Staffetta Inglese-Cornelius? Per il percorso che stanno avendo Inglese e Cornelius, a prescindere da chi giocherà dal’inizio, difficilmente riuscirà a fare novanta minuti. Sotto l’aspetto fisico forse un po’ più Roberto Inglese ma questo lo vedremo domani“.

Convocati – 
  • Portieri: Alastra, Colombi, Sepe;
  • Difensori: B. Alves, Darmian, Dermaku, Gagliolo, Iacoponi, Laurini, Pezzella;
  • Centrocampisti: Barillà, Brugman, Hernani, Kucka, Kulusevski, Kurtic, Scozzarella;
  • Attaccanti: Cornelius, Inglese, Siligardi, Sprocati.

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