Erano state annunciate, ed ecco le visite in casa Juve per Dejan Kulusevski.
Erano previste e prevedibili, ma i tifosi del Parma si dividono.
”È’ un professionista, giocherà alla morte comunque” – dice qualcuno. “Se uno a 20 anni sceglie di non giocare è già finito” – chiosa un altro.
Ma non tutti sono così ottimisti. “Contro la Juventus si farà venire un raffreddore” – dice qualcuno.
Poi, gli haters. “Stia pure lì, un gobbo non lo voglio” – è il coro. Oppure “voglio vedere come gioca ora prima di giudicare”.
Vox populi. Pronta a infrangersi contro la prima partita di lusso, ad amplificarsi alla prima sbagliata.
Lui, DK44, dovrà solo fare quello che sa. Giocare a pallone. Bene. Poi, libero di rincorrere il suo destino da talento assoluto. La differenza tra un talento e un campione sta lì: essere freddo, professionale, cecchino chirurgico sempre.
A lui, dimostrare di esserlo.
