È uscito dal carcere per recarsi a lavorare e non è più rientrato: è caccia a un ergastolano cinquantenne di origini romagnole.
L’uomo, condannato all’ergastolo per reati gravissimi, tra cui la omicidio, gode del regime della semilibertà: per questo tutte le mattine usciva da Via Burla per andare, in auto, alla Certosa a svolgere alcuni lavori.
Con l’obbligo di ripresentarsi, non oltre le 21, in via Burla.
Il regime di semilibertà permette infatti di trascorrere parte del giorno fuori dell’istituto per partecipare ad attività lavorative, oppure di istruzione utili al reinserimento sociale.
Martedì mattina, è uscito. E non è più tornato. Ed ora è caccia all’uomo, con polemica sul senso di reinserire un condannato al carcere a vita, e di concedergli spostamenti senza controllo.
