Vedi il Napoli.. e vinci: le pagelle

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Sepe Kulusevski e Gervinho sugli scudi, ma che Parma: le pagelle.

Sepe 7: Torna a casa e si fa rimpiangere: almeno 3 parate decisive di fila su Insigne, Zielinski e Milik nella ripresa, altre cose buone le mette in mostra nella prima frazione. Sul gol, palla schiacciata nell’angolo, non può davvero nulla.

Darmian 6,5: Il Napoli da quelle parti spinge tanto. Lui neutralizza Insigne, rinunciando un po’ alla fase offensiva, ma limita i danni.

Iacoponi 6: Ha sulla coscienza il gol del Napoli, sul quali si fa prendere il tempo da Milik. Ma la sua resta una prestazione autorevole, di carattere e grande sicurezza.

Bruno Alves 7: Di testa le prende tutte, come avesse una calamita. Mezzo punto in più per il salvataggio su Zielinski.

Gagliolo 6,5: Neutralizza Callejon, tanto da farlo sembrare non in serata.

Hernani 6: Meno convincente di Genova, ma egualmente incisivo. Soffre Zielinski arginandolo a tratti, nella ripresa cresce mostrando una buona condizione fisica.

Brugman 6,5: Dovrebbe fare il regista, in realtà fa l’interdittore, spezzando azione su azione il gioco del Napoli, con successo.

Barillà 6: Chiude e fa ripartire. Esce che non ne ha più. (Dal 66′ Grassi 6: Qualche spunto interessante, qualche errore).

Kulusevski 8: E’ infinito. Prima si inventa il gol, con l’assistenza di Gervinho, poi, quando si fa male Cornelius, si carica il peso dell’attacco sulle spalle rendendo il favore a Gervi per il gol vittoria. Ha 19 anni, ma gioca con la maturità di un giocatore fatto e finito. Quando sembra non averne più, costruisce la vittoria.

Cornelius 6: Ha il tempo di spizzare per il gol di Cornelius, poi si fa male. (dal 17′ Sprocati 5: non pervenuto. dal 77′ Pezzella 6: alza la squadra di qualche metro).

Gervinho 7: Il voto è figlio di errori clamorosi, sgroppate da capogiro, un gol, lo zampino nell’altro, un palo e la solita gara da Gervinho.

All. D’Aversa 8: Ogni capolavoro ha una firma, la sua sta diventando indelebile, sulla storia del club prima che sulla gara. Capolavoro sulle teste prima ancora che tattico, gara da incorniciare. E ha il coraggio di dire: “Dovevamo chiuderla prima”.

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