Marconi di ritorno dal Torneo di Uefa Under 15 in Portogallo: “Giocare con la Maglia dell’Italia è una emozione unica: specie l’Inno cantato tutti abbracciati con la mano sul cuore” (VIDEO INTERVISTA)

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(www.parmacalcio1913.com) Giacomo Marconi, centravanti dell’Italia che ha conquistato l’UEFA Development Tournament Under 15 in Portogallo, con un percorso netto di tre vittorie su treiniziate con la prima rete ufficiale degli Azzurri di categoria da lui segnata contro la formazione del Paese organizzatore (poi battuto 4-1), a seguire il successo sulla Spagna per 1-0, e infine. a Trofeo già matematicamente vinto, quello sulla Finlandia per 3-0 – oggi, Mercoledì 27 Novembre 2019, è tornato al Centro Sportivo di Collecchio, accolto con calore da staff e compagni che hanno seguito con grande interesse le cronache delle sue gesta e felicissimi di riaverlo con loro. Seduta differenziata, in gran parte in palestra, anche per smaltire le fatiche del trasferimento aereo (c’è anche un’ora di fuso) e per non affaticare la schiena che un po’ daffare gli ha dato durante la Tournée: in campo, infatti, per tutti e 80′ i minuti della prima gara, nella seconda con gli iberici ha dovuto limitarsi alla prima frazione, e un sospiro di sollievo lo abbiamo tirato quando sia pure per lo spezzone finale lo abbiamo rivisto in campo pure nella terza con Nordici. Ora – in attesa della prossima chiamata (a Coverciano dal 12 al 15 Dicembre è previsto il Torneo di Natale e chissà che non possa di nuovo riavere l’Azzurro proprio là dove tutto era cominciato con quella tripletta durante la Selezione Centro Nord di Giovedì 17 Ottobre 2019 – la testa è tutta rivolta al Parma, grazie al quale, e alle sue qualità, si è potuto cavare la grande soddisfazione di provare questa prima importante esperienza interazionale all’estero, vincendo anche il quadrangolare.

Ecco le sue parole dalla video intervista di Gabriele Majo, responsabile ufficio stampa e comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili del Parma Calcio 1913:

“E’ stata una esperienza molto bella, anche perché per me è stata la prima fuori dall’Italia sia con la Nazionale che in generale, perché non avevo mai giocato con squadre internazionali di alto livello. Abbiamo incontrato Portogallo, Spagna e Finlandia e vinto sempre, rispettivamente 4-1, 1-0 e 3-0. Io ho segnato il primo gol contro il Portogallo, ed è stata la prima rete ufficiale dell’Under 15 di quest’anno. Il livello era molto alto: c’era molta intensità in campo e devi subito sapere quello che devi fare. Hai poco tempo per decidere quale sia la scelta più efficace. Abbiamo giocato contro squadre di alto livello e i giocatori più forti di quelle nazioni nella nostra categoria: io ho avvertito molto la differenza rispetto al nostro Campionato, anche se non mi sono trovato in difficoltà, perché quando i tuoi compagni alzano il ritmo anche tu sei facilitato nel giocare e nell’avere il loro ritmo. La prima partita col Portogallo l’ho giocata interamente, la seconda con la Spagna solo il primo tempo perché avevo un po’ di fastidio alla schiena. Già col Portogallo avevo avvertito qualcosa e così la Mister ha preferito togliermi dopo la prima frazione. Ma poi anche nella terza partita mi ha fatto entrare nell’ultimo quarto d’ora finale. Giocare con la Maglia dell’Italia è una emozione unica, perché rappresenti la Nazione: mi è piaciuto molto quando abbiamo cantato l’Inno all’inizio delle partite, tutti abbracciati con la mano sul cuore. In Portogallo abbiamo soggiornato in un resort molto bello: ci siamo divertiti molto, abbiamo fatto gruppo: tra l’altro non c’erano proprio tutti quelli che avevano partecipato allo stage di Roma, ma han cambiato qualcuno, quindi io ho fatto nuove conoscenze e mi sono trovato molto bene. Presto l’Italia Under 15 sarà impegnata nel Torneo di Natale a Coverciano dal 12 al 15 Dicembre: spero di poterci essere, non è ancora arrivata alcuna indicazione, però speri di andarci perché anche quella sarà una bella esperienza. Personalmente non ho mai avuto modo di parlare da solo col Mister, ma solo in gruppo in previsione delle partite. Di ritorno in Italia ho trovato la pioggia, mentre là in Portogallo era soleggiato, anche se c’era tanto vento che però non ha disturbato troppo lo svolgimento delle partite. Nei primi giorni ci dovevamo ambientare, anche perché là c’è un fuso orario diverso, eravamo un’ora indietro, quindi anche col volo, l’abbiamo un po’ sentito, ma poi dopo la prima notte la mattina seguente avevamo la partita e ci eravamo già abituati e quindi è andato tutto bene. Poi, col proseguire dei giorni, ci siamo abituati del tutto. I trasferimenti? Dai resort agli stadi ci abbiamo sempre messo quasi un’ora: poi arrivavamo allo Stadio e un’altra cosa bella era che là c’era già tutto preparato con le maglia appese, calzoncini e calzettoni. Col Portogallo lo stadio era abbastanza pieno: saranno stati i locali che volevano vederla; con la Spagna c’erano i genitori degli Spagnoli e un altro po’ di gente; molto meno, invece, con la Finlandia. Ci hanno lasciato questa felpa e il completo bianco da gioco, tinta che avevamo usato sia nella gara inaugurale col Portogallo che nell’ultima con la Finlandia. Delle tre gare disputate quella che mi è piaciuta di più è stata la prima, anche perché l’ho giocata interamente e ho segnato, ma forse la più importante è stata quella con la Spagna, perché non sapevamo che avremmo vinto subito il Trofeo, ma sapevamo che sarebbe stato un bel passo. In più la Spagna è una squadra molto forte e vincere contro gli Spagnoli è soddisfacente e ci ha reso felici. Poi la Finlandia: visto che eravamo già i vincitori del Torneo c’era il rischio di non avere la testa giusta per affrontarla, ma la C.T. prima della gara ci ha mentalizzato dicendoci che per lei era la partita più difficile, perché dopo aver vinto con Spagna e Portogallo il difficile era il restare concentrati, senza pensare di aver già vinto tutto. E quindi ci ha chiesto di entrare in campo concentrati per vincere. Come ho già detto nella precedente intervista dopo lo stage Azzurro all’Acqua Acetosa se io sono stato chiamato in Nazionale il merito è di tutto il gruppo Parma: al ritorno mi hanno tutti accolto bene, sia Mister e staff che compagni, chiedendomi com’era andata. E mi sono di nuovo ritrovato subito bene con loro, così come quando li avevo lasciati…”

VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOU TUBE DEL PARMA CALCIO 1913 SETTORE GIOVANILE

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VIDEO INTERVISTA A GIACOMO MARCONI

di Gabriele Majo, Responsabile Ufficio Stampa & Comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili del Parma Calcio 1913

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