Caso Pesci – Presunto stupro di una 21enne, parlano gli amici: “Stava malissimo”. Ma le intercettazioni li smentiscono

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Continua a tenere banco in Tribunale il processo a carico dell’imprenditore parmigiano Federico Pesci, accusato di violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate da una ragazza 22enne di Parma.

Nel corso dell’ultima udienza, che si è svolta il 20 novembre, sono stati sentiti alcuni testimoni dell’accusa: amici e ex fidanzati della vittima. La fidanzata di Federico Pesci, che si è presentata in aula con l’imputato, verrà ascoltata a porte chiuse, come da sua richiesta.

Un giovane pakistano, amico del fidanzato della 22enne, ha dichiarato che lei “stava malissimo in quei giorni: tremava. Mi ha detto di essere stata legata e violentata dalle 2 alle 7 del mattino”. Ma l’avvocato della difesa Fabio Anselmo ha chiesto al testimone se lui e la ragazza si fossero accordati per “fare ginnastica a letto” insieme il primo settembre del 2018: il giovane ha risposto negativamente. Ma l’alone del dubbio sulla testimonianza del ragazzo resta, tanto che l’avvocato replica: “Chiederò di far sentire le intercettazioni”.

“Mi disse che era stata picchiata da un tizio al quale doveva dei soldi, poi ha cambiato varie versioni” ha dichiarato un giovane, che era stato fidanzato della vittima. “Era terrorizzata” ha raccontato un amico della 22enne – Mi disse che da un normale incontro si era passati alla violenza in casa di Pesci”. E ancora l’avvocato: “Le aveva fatto credere, in passato, di essere incinta di un figlio suo?”. “Si”, la risposta. Non era vero, ovviamente. E altre ombre si allungano sulla verità di quella notte.

 

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