Salzano e Officina Popolare, riflessioni sparse sulle prossime elezioni

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Riflessioni domenicali sparse in attesa delle prossime regionali, non imminenti a calendario ma hai capaci di incendiare gli animi.

Officine Popolari le affida a un volantino, Cristian Salzano, capogruppo di Effetto Parma in consiglio comunale, a un lungo post su Facebook.

Officina Popolare:

Salzano su Facebook – “Non dovra’ una piazza colma saziare la Sinistra. Una piazza bellissima, senza bandiere, ma che ha mobilitato migliaia di persone per manifestare CONTRO qualcosa. Quante di questi manifestanti faranno una crocetta alle prossime regionali? Quanti daranno fiducia al Partito Democratico e alla sua coalizione? A pochi km di distanza, un palazzetto gremito per assistere ad uno show. Migliaia di persone ad ascoltare un leader e conoscere la candidata. Quante di queste persone sono Emiliano-Romagnole? Di certo, tutte le aventi possibilita’ voteranno Lega alle prossime regionali. Nel mezzo gli abitanti di una Regione che vorrebbero sentire parlare del loro futuro, dei loro territori. Ad oggi nessun confronto. Ad oggi, una parte continua (giustamente) ad elencare gli ottimi risultati raggiunti in questi anni di governo. Ad oggi, l’ altra parte parla con lo Slogan: Bibbiano e cooperative rosse e lo fa solo attraverso le uscite del suo leader massimo. Ad oggi, parte della Sinistra si adegua (sbagliando) al linguaggio della Lega e comunica sottolinenando le gaffe della candidata sfidante. Da Emiliano, da abitante di questa splendida Regione, vorrei sentirmi raccontare la visione futura. E’ inaccettabile sentirmi accusato di far parte di un sistema consolidato in cui chi e’ possessore di una tessera risulta esser avvantaggiato. E’ inaccettabile che la mia Regione sia una stellina da appuntarsi sul petto. E’ inaccettabile che la mia Regione sia il mezzo per raggiungere un obiettivo finale piu’ grande. La mia Regione merita rispetto e deve esser al centro delle politiche e dei pensieri del mio Candidato ideale. La Piazza e’ stato un momento importante, ma non basta. Non vorrei ci si sedesse con negli occhi quelle immagini: non un punto di arrivo, ma di (ri)partenza. Tante persone cercano un simbolo, una persona in cui porre la propria fiducia. Non dobbiamo specchiarci sulle nostre certezze, ma andare alla ricerca di tutte quelle persone che non erano ne in piazza ne in un palazzetto.E per farlo serve Coraggio”.

 

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