Aggredisce e picchia il fidanzato della figlia: condannato 49enne

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Figlia prediletta, brava a scuola, orgoglio di famiglia.

Somala di origini ma collecchiese da sempre,  23 anni, iscritta a medicina con ottimo profitto, quando ha intrecciato una relazione con un italiano di 7 anni più vecchio di lei da orgoglio di famiglia era diventata un problema.

Una storia che l’allora 49enne padre somalo rifiutava di accettare perché  il giovane collecchiese non godeva di buona reputazione.

Dapprima i genitori provarono a far prevalere le preoccupazioni, poi, l’aut aut. “O lui o noi”.

La giovane scelse lui, ma restò la rabbia e la delusione dei genitori.

In un’occasione – stando alle accuse ancora da verificare – un incontro fortuito per strada avrebbe portato il padre a estrarre un coltello a serramanico e a proferire minacce alla figlia. Oltre, non si andò.

Ma lo stesso non si può dire per un altro incontro casuale, quando il padre non seppe tenere a freno le mani di fronte alla figlia e al convivente. Pugni pare e un colpo con un oggetto appuntito (quale non è mai stato definito con certezza).

Il giovane italiano ebbe la peggio: e fu la sua fidanzata a denunciare il padre, condannato a tre mesi.

Nel frattempo i due si sono lasciati e lei è andata a vivere da una sorella. Tra i due litiganti… la sorella gode.

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