Sequestro case poplari di ParmAbitare, l’attacco delle opposizioni: “L’Amministrazione faccia chiarezza, serve trasparenza”

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“Difficile reagire alla notizia del sequestro dei cantieri di Parmabitare a Vicofertile e in Via Budellungo senza rilevare che siamo già a 3! 3 come i cantieri importanti sequestrati , nell’ultimo anno, dalla Magistratura per presunte irregolarità amministrative che coinvolgono in qualche modo l’operato del Comune di Parma.

Prima il Mall per il mancato aggiornamento del piano rischi aeroportuale, poi il cantiere di Via Spezia – Lemignano, per supposto abuso edilizio, oggi questo nuovo sequestro che, da quanto si legge sulla stampa, sarebbe dovuto al mancato rispetto delle norme sulla assegnazione dei lavori di costruzione di edifici per finalità sociali  che, secondo le accuse, sarebbero stati affidati in via diretta in violazione della normativa, “grazie” al supposto interessamento di alcuni dirigenti comunali.  

Così i gruppi consiliari Partito Democratico,  Parma Protagonista e Parma Unita – Centristi.

Spesso ci è capitato di sollecitare trasparenza nell’affidamento di somme da parte della amministrazione: ricordiamo il caso in cui la AGCM (Autorità garante del mercato) aveva rilevato criticità nell’affidamento dei fondi per la Mille Miglia, avvenuto in via diretta dal Comune a favore delle Fiere di Parma o il caso del Food and Gastronomi Festival del 2018. 

Oggi vista l’importanza dell’opera in questione, che ha ad oggetto la realizzazione di abitazioni popolari dei quali vi è una evidente necessità in città e che era stata materia di campagna elettorale del Sindaco nel 2017, fermo restando che occorre sempre attendere la conclusione delle indagini, esprimiamo grande preoccupazione e rammarico. Chiediamo quindi al Comune di chiarire quanto prima l’accaduto a partire dall’ultima delibera del 2016, quali siano le contestazioni odierne, quali siano state le ragioni delle scelte adottate e da chi le stesse siano state effettuate. Anche perché, dopo la posa della prima pietra di entrambe le strutture, nel Maggio 2018, nulla si è più saputo.

Ma soprattutto ci domandiamo se questa indagine possa mettere a repentaglio la realizzazione dell’opera in tempi brevi o, peggio ancora, possa comportare la perdita del finanziamento ministeriale di 7 milioni di euro. Perché questi rischi non possono comportare l’emergenza di una esclusiva responsabilità tecnica, ma devono necessariamente individuare una responsabilità politica. D’altronde, se fosse confermato l’ipotesi riportata dai giornali dovremmo chiederci e chiedere perché servirsi di una società già in liquidazione di cui più volte è stata annunciata la chiusura.

Forse è ora che rispetto ad indagini sempre più frequenti si faccia chiarezza perché il tema della trasparenza amministrativa, sul piano delle procedure di affidamento lavori, ritorna continuamente di stretta attualità.

Le fattispecie sono tutte molto diverse, e non sposiamo la tesi che tre indizi facciano una prova, tuttavia la cittadinanza deve poter contare su una amministrazione che operi senza ambiguità di sorta e che sappia assumersi le responsabilità di ciò che fa e che non si limiti a posare prime pietre o a tagliare nastri”.

Il commento della Lega –  “Quella del sequestro da parte della guardia di Finanza delle aree di proprietà del Comune di Parma “Vicofertile Nord” ed “Ex Althea dove sarebbero dovute sorgere case popolari e i relativi avvisi di garanzia, è una notizia che non avremmo voluto sentire. Con questi sono ben 4 i cantieri oggi sotto sequestro. Fermo restando la presunzione d’innocenza per tutte le persone coinvolte, qualche risposta politica credo sia dovuta.

Non si tratta di problemi isolati: urbanistica e lavori pubblici rappresentano un problema serio è abbastanza evidente: cantieri infiniti, disagi, scarse manutenzioni, non è che in Comune si prendano le decisioni con troppa faciloneria?

Anche nella migliore delle ipotesi, questo mette a rischio le casse del comune, crea danni alla città come il fermo prolungato dei lavori e, in questo caso, anche ai quei cittadini che aspettavano una casa.

Chiediamo che la Giunta riferisca in Consiglio Comunale sui criteri di programmazione e controllo in materia, con particolare riferimento ai casi più critici, in quanto riteniamo atto dovuto per chiarezza nei confronti dei cittadini”.

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