Su auto rubate con merce rubata a bordo: arrestati tre moldavi, denunciato un quarto, minorenne

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La Polizia ha arrestato  Victor Martalog, 32 anni, Vladimir Parcalab, 35 anni, e Artur Cazac, venti, tutti di origine moldava, in quanto ritenuti responsabili di riciclaggio e ricettazione in concorso. Per i medesimi reati è stato indagato in stato di libertà M.N., cittadino moldavo minorenne.

Nella notte tra il 30 ed il 31 ottobre, personale della Squadra Mobile impegnato in via Emilio Lepido per gli accertamenti relativi alla presunta rapina al porta valori, ha riconosciuto una macchina in transito segnalata alcuni giorni prima come in uso a persone sospette.

La macchina, fermatasi poche decine di metri dopo, all’interno di un’area di parcheggio, è stata raggiunta da una seconda vettura e dai due veicoli scendevano 4 uomini. Gli agenti della sezione antirapine presenti sul posto, con l’ausilio del personale delle Volanti, hanno controllato dei soggetti identificandoli accertando che, ad eccezione del minorenne, erano tutti gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Il nervosismo palesato dai quattro, le iniziali vaghe e contraddittorie spiegazioni sulle ragioni della loro presenza nel cuore della notte in giro per la città che poi si tramutava in un corale “non capisco/non parlo italiano” e la “strana” circostanza che fossero tutti sporchi di terra, ha indotto i poliziotti ad approfondire l’accertamento, procedendo alla loro perquisizione.

All’esito della perquisizione, questi venivano trovati in possesso dell’armamentario tipico del ladro: torce, guanti, bandane annodate e coi due fori da usarsi quale passamontagna, oltre a denaro contante e delle chiavi di alcune vetture; inoltre, all’interno delle due autovetture, custoditi dentro a 4 valige che contenevano gli effetti personali dei 4 fermati, venivano rinvenuti 10 portafogli nuovi.

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Gli accertamenti effettuati sulle due autovetture, una BMW 730 nera con targa bulgara ed una TOYOTA Yaris, permettevano, inoltre, di accertare che le targhe apposte sulla Yaris erano provento di furto.

I quattro venivano, dunque, condotti presso gli uffici della Squadra Mobile e, nel corso dei successivi approfondimenti investigativi operati dagli agenti dell’Antirapina, si accertava che alcuni dei dieci portafogli erano parte di un più ricco bottino provento di un furto perpetrato il 14 ottobre a Scandicci (FI) in danno di una pelletteria nel corso del quale, oltre ai portafogli facenti parte di un campionario erano stati asportati altri articoli per un valore totale di circa 2.000 euro.

I rimanenti portafogli risultavano essere stati rubati il 23 ottobre da un laboratorio di pelletteria sito a Ozzano dell’Emilia (BO) nel corso del quale sono stati asportati oltre 50 portafogli in pelle.

Gli accertamenti effettuati sulla Yaris permettevano, inoltre, di acclarare che questa era stata rubata il 24 ottobre u.s. a Castenaso (BO) e successivamente, sulla stessa, erano state apposte altre targhe asportate da una seconda vettura (Citroen) avvenuto sempre in provincia di Bologna, al fine di dissimularne la provenienza furtiva.

I tre sono stati arrestati.

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Il solo Parclab, già espulso e rientrato in Italia in modo illegittimo, è stato tratto in arresto anche per il reato di reingresso illegittimo sul Territorio Nazionale.

M.N., minorenne, è stato indagato in stato di libertà al Tribunale per i Minori di Bologna per i medesimi reati di riciclaggio e ricettazione in concorso e collocato presso una Casa famiglia.

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