Crisi Bio-On, Seciplast rinuncia all’ex Eridania?

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Mercoledì 30 ottobre 2019, presso l’Unione Parmense degli Industriali di Parma, si è tenuto l’incontro con la ditta Sebipalst Spa, azienda compartecipata al 50% dalla società Seci Spa (gruppo Maccaferri) e Bio-on Spa.

L’azienda non sta rispettando l’accordo di anticipazione del trattamento della Cassa integrazione guadagni straordinaria lasciando i propri lavoratori senza retribuzione nonostante la CIGS sia già stata approvata dal Ministero del Lavoro.
Il confronto tra le parti sociali ha avuto esito negativo.

L’azienda sostiene di non avere la liquidità a causa dei problemi delle due società che ne detengono il capitale sociale: Seci spa holding del gruppo Maccaferri, da maggio in concordato preventivo e Bio-on Spa, sotto indagine dalla Procura di Bologna e il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bologna ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell’interdizione dall’esercizio delle funzioni amministrative e di controllo nei confronti di un Consigliere di Amministrazione e del Presidente del Collegio Sindacale.

Filctem Cgil Femca Cisl e Uiltec Uil di Parma insieme a Rsu e tutti i lavoratori temono che Sebiplast non realizzi più lo stabilimento di plastica biodegradabile nel sito dove sorge lo zuccherificio ex Eridania. Ciò significherebbe la perdita del lavoro per 60 dipendenti.

I Lavoratori come al solito pagano il prezzo più alto per colpe non loro.
Le Rsu e le OO.SS di settore a questo proposito hanno chiesto l’apertura di un tavolo di crisi in Regione Emilia Romagna con l’obiettivo di tutelare i tanti lavoratori coinvolti.

Il confronto continuerà il 4 novembre presso la sede dell’assessorato alle attività produttive della Regione Emila Romagna.

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