Parma abbandonata – Via Goito e limitrofe, il grido dei residenti: “Affoghiamo in traffico e degrado”

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In ogni rabbia, c’è un po’ di amore. Soprattutto in quella dei cittadini, che osservano i “loro” angoli di città e ne notano mancanze, problematiche, vuoti che diventano anche emotivi.

In questo caso, sono i residenti del centro che lamentano “poco amore“ verso il loro pezzo di cuore e di città, zona parcheggio Goito-Via Farini.

Ne esce un’accorata lettera a chi abbia potere e possibilità di cambiare le cose.

”I cittadini residenti o occupati nella zona “parcheggio Goito” vogliono rendere note innumerevoli criticità che ormai da anni, nonostante continue segnalazioni, si aggravano, in una zona di alto traffico stradale/pedonale che dovrebbe essere tenuta in maggiore considerazione visto non solo l’alto numero di residenti, ma anche la presenza di studi professionali, uffici di notevole importanza (ACI, INPS…) e un parcheggio che è il secondo per grandezza nella città e di fondamentale importanza per la zona sud del centro storico, del tribunale e biglietto da visita per chi entra in città!

Le criticità e i disservizi possono così essere riassunti:

Via Goito (all’altezza del largo prospiciente l’hotel):

– Manto stradale in condizioni orribili, erbacce ai bordi dei muri del parcheggio, parcheggio “selvaggio” di auto e scooter, sporcizia stradale mai raccolta. Indegno per un luogo che è ingresso in città per molti turisti.

– Sottolineiamo che più di una volta sono state osservate persone ,soprattutto di giovane età, camminare pericolosamente sulla grata che protegge la rampa a vite del parcheggio e buttare piccoli oggetti (monete ed altro) all’interno della stessa con pericolo per le auto in transito.

Incrocio Goito/Salnitrara ingresso pedonale del parcheggio Goito: 

– L’uscita del parcheggio direttamente sull’uscita carrabile mette a repentaglio l’incolumità dei singoli e delle famiglie che utilizzano lo stesso. Chiunque non avendo conoscenza del parcheggio (in special modo i bambini) dovesse uscire dal’ingresso pedonale potrebbe essere falciato dalle auto che escono a meno di un metro e che vista l’inclinazione della rampa non vedono in maniera completa davanti a loro.

– Erbaccia anziché vasi… o nulla!

– Costantemente carrozzine e anziani aspettano l’uscita delle auto direttamente sull’incrocio (direttamente in mezzo a via Rondani) creando situazioni di traffico e di pericolosità.

-Chi esce dal parcheggio non rispetta ne la precedenza per chi viene da via Goito (che nonostante sia chiusa può contenere fino a 50 auto tra quelle parcheggiate in strada e quelle nelle due rimesse private interrate dei palazzi prospicienti) ne l’obbligo di svolta a sinistra se non autorizzato.

Così facendo si viene a creare un punto di forte congestione sulla stretto borgo della Salnitrara dal parcheggio fino strada Farini.

– Non esiste segnaletica orizzontale e zebre a protezione di chi usufruisce del parcheggio in aiuto dell’attraversamento di quel incrocio.

Si vengono così a creare momenti di anarchia assoluta, con auto e pedoni in ogni dove.

– Non esiste un indicazione verso il centro storico per chi non è della città.

Borgo della Salnitrara:

– Il marciapiede sud non è rialzato e in alcuni punti misura 30/40cm.
Spesso è impegnato da auto che lo invadono e pieno di biciclette, rendendo il passaggio di carrozzine e carrozzelle impossibile. I pedoni devono necessariamente camminare sulla strada.

– Non esiste neanche qui segnaletica orizzontale e zebre.

L’ultima parte (in prossimità di strada Farini) è costantemente e pericolosamente presa contromano da ciclisti e qui il marciapiede si fa impraticabile per dimensioni. Anche qui non esiste possibilità se non camminare in strada.

Non esiste attraversamento pedonale neppure su strada Farini in una zona di alto traffico pedonale e dove le auto tendono a viaggiare superando costantemente i limiti di velocità.

Chiediamo quindi che vengano presi provvedimenti per risolvere questi pericolosi disservizi e che venga ristabilita dignità ad una zona che deve rispondere a problematiche di alto traffico pedonale e automobilistico per cittadini e turisti.

Riteniamo quindi sia indispensabile un ampio intervento di riqualificazione destinato a risolvere definitivamente la situazione in essere”.

L’ultimo grido è per l’eco station nel piazzale del Bar Peter Pan. “Vista l’inutilità, e l’inutilizzo, di questi catafalchi urbani, perché non rimuoverli dal panorama?”.

E’ questo il modello di città della cultura che vogliamo esportare?

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