La vicenda è del 2012: i sei bancomat erano chiusi in uno schedario la cui chiave era conservata nel cassetto di una scrivania con i relativi pin.
Al rientro in ufficio, oltre ai soldi mancavano bancomat e pin. Da lì la denuncia contro ignoti: ma la donna in banca ci aveva messo la faccia, e non fu difficile risalire alla colpevole.
Sette anni dopo, la condanna: un anno e mezzo di reclusione, oltre che a una multa di 750 euro. La pena verrà sospesa solo se la donna accetterà di rifondere seimila euro, comprensivi dei danni d’immagine, causati allo studio.