Decreto Dignità, tutti gli effetti dopo la sua definitiva entrata in vigore

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L’approvazione era già arrivata nel 2018, ma in realtà le deroghe hanno permesso che “sopravvivesse” fino a metà dello scorso mese di luglio, quando ogni prolungamento era ormai scaduto. Stiamo parlando del Decreto Dignità, che da qualche mese è entrato definitivamente in vigore e ha messo al bando qualsiasi tipo di sponsorizzazione o pubblicità con operatori di gambling.

Il Decreto Dignità ha senz’altro innovato sotto diversi aspetti il gioco d’azzardo. L’effetto principale e più d’impatto è stato senz’altro il fatto di vietare ogni tipo di riferimento pubblicitario al gioco e alle scommesse. E pensare che fino a qualche mese anche in televisione andavano in onda con una grande frequenza spot legati a operatori di scommesse e sport.

Decreto Dignità, com’è cambiato il settore?

Anche per i casinò che stanno operando su piattaforme completamente rispettose della normativa italiana, quindi con marchio AAMS, si pensava che le cose potessero andare peggio, in effetti. È evidentemente che il ristretto spazio pubblicitario prima o poi comincerà a farsi sentire, ma è innegabile come il gioco online in questo momento stia trascinando l’intero settore.

Su tanti siti casino ci sono diversi giochi che stanno andando veramente alla grande, con una tendenza in positivo che fa quasi impressione. Stiamo ovviamente facendo riferimento al blackjack, alla roulette e alle slot machine online, che stanno conquistando un numero di utenti sempre più alto.

L’approvazione del Decreto Dignità ha comportato anche per lo Stato una perdita, in un settore che fruttava diversi soldo ogni anno. Si stima che la perdita delle entrate dovrebbe aggirarsi intorno ai 112 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, le perdite legate agli operatori televisivi e media, ma anche per le società sportive, il conto sarà nettamente più salato. Le stime, infatti, parlano di una perdita che si aggirerà intorno ai 150-200 milioni di euro.

Ed è abbastanza facile intuire come ci saranno ricadute importanti anche per tutti quegli eventi che venivano organizzati proprio grazie alla sponsorizzazione di numerosi marchi d’azzardo legali. Al giorno d’oggi, il divieto della pubblicità si riferisce praticamente ad ogni tipo di aziende e di settore, visto che tutte le deroghe sono scadute.

È ovvio che negli ultimi mesi i vari operatori hanno lavorato costantemente per cercare di farsi trovare pronti nel momento in cui fosse entrato definitivamente in vigore il Decreto Dignità. Come? Puntando forte su giochi online e facendo numerosi passi in avanti dal punto di vista grafico e per quanto riguarda l’esperienza di gioco, anche grazie ad una collaborazione sempre più forte con varie software house.

Sanzioni salatissime per i trasgressori

Per chi non rispetta le norme inserite nel Decreto Dignità, le punizioni saranno decisamente esemplari. Le sanzioni previste per gli operatori che non si sono adeguati a tali novità sono salatissime. Infatti, chi sgarra dovrà pagare una multa pari al 20% del valore della sponsorizzazione. In ogni caso, non si tratta certo di noccioline, dato che le sanzioni pecuniarie non scenderanno mai al di sotto dei 50 mila euro per ogni violazione.

Se, però, c’erano tantissimi dubbi sull’effettiva stabilità e tenuta del settore del gioco d’azzardo dopo la definitiva entrata in vigore del Decreto Dignità, si può certamente affermare come tutta questa flessione preoccupante che veniva annunciata non c’è stata. Anzi, i numeri risultano essere ancora in aumento: gran parte del merito va riconosciuto all’enorme lavoro di programmazione, di marketing e di comunicazione che è stato messo in piedi dai vari marchi d’azzardo.

 

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