D’Aversa: “Karamoh? Caso chiuso, loro forti in tutti i reparti”

0

“Scozzarella ha ripreso con il gruppo già da ieri, oggi ha fatto rifinitura con la squadra e quindi è un elemento in più a disposizione del gruppo stesso. La Lazio viene da due gare nelle quali il risultato finale l’ha vista penalizzata, avendo perso sia contro la Spal che contro il Cluj in Europa League, ma credo che aveva il controllo di entrambe le gare: questo sta a significare quanto sia difficile il campionato di Serie A e anche a livello europeo; alcune dinamiche possono influenzare il risultato finale, quindi è importante per noi essere consapevoli del fatto che affrontiamo una squadra forte sotto tutti i punti di vista e che vorrà vincere a tutti i costi poichè viene da due risultati negativi; ma questo lo sapevamo a prescindere. Sarà importante da parte nostra restare in partita sempre e non fare sì che gli episodi possano andare a favore o meno della squadra avversaria come successo con il Cagliari. Vero che stiamo esprimendo un buon calcio e non è del tutto vero che le perdiamo tutte perchè a Udine abbiamo vinto. Se si analizza la partita di ieri del Cagliari ci sono momenti in cui può fare bene prima una squadra e poi l’altra, poi la differenza la fa poi chi vuole più portare a casa il risultato, gli episodi premiano maggiormente chi ci crede di più e chi fa quel qualcosina in più per portare a casa il risultato”.

Così Roberto D’Aversa alla vigilia di Lazio Parma.

“La partita contro il Cagliari era stata preparata con la fase difensiva secondo il 4-3-1-2, ma questo dipende anche dalle caratteristiche della squadra avversaria e dal sistema di gioco, poichè il Cagliari gioca molto in verticale e difficilmente va a coprire le ampiezze, gioca più su verticalizzazioni immediate e sulle seconde palle. A livello difensivo, indipendentemente dalle situazioni dei gol concessi su palle inattive, sullo sviluppo del gioco abbiamo concesso poco, sotto quel punto di vista i ragazzi hanno fatto veramente un’ottima partita; chiaro che poi abbiamo interpretato la partita in maniera diversa in fase offensiva dove si faceva una costruzione a tre e abbiamo sviluppato il 3-4-3. Al di là del sistema di gioco credo che la differenza l’abbiano fatta gli episodi ma non per fortuna o sfortuna: da una parte c’è stata una squadra più convinta nel cercare di sfruttare le situazioni a disposizione, se poi si va a discutere sui numeri e sulle tantissime situazioni da gol di cui non abbiamo approfittato e non abbiamo sfruttato, alla fine poi questo ha influito sul risultato positivo ma già anche in gara sullo 0-2 c’è stata la possibilità di recuperare, stavamo spingendo e il pubblico ci ha dato una grossa mano: credo che chiunque pensava di pareggiare. Poi ci sono stato alcuni episodi che magari hanno anche rallentato quella pressione, come il Var di 10 minuti, così la partita è andata nel verso nel quale non volevamo. C’è stata la prestazione ma non è questione di sistema di gioco, questo lo determinano i giocatori che uno decide di mandare in campo e soprattutto come si comportano le avversarie. Quello che è importante è il modo di interpretare le gare. Se dovessi scegliere tra il modo di interpretare le gare di una squadra che si vuol salvare e il bel gioco, preferisco quello che ci ha fatto vincere dei campionati e a salvarci l’anno scorso. Poi se si può migliorare l’altro aspetto, ben venga”.

“Contro la Lazio è impensabile di poter fare una partita aggressiva, come si è fatta con il Cagliari in casa, per il potenziale di questa squadra, fisicamente è molto forte ma anche tecnicamente ha giocatori di qualità e che possono sfruttare eventuali spazi a campo aperto, che lo ricordiamo dall’anno scorso dove siamo stati bravissimi all’andata per 70-80 minuti e poi abbiamo buttato via una partita su situazione da palla inattiva dove loro sono ripartiti; ma la stessa cosa è successa contro la Sampdoria dove la Lazio ha fatto gol da situazione da palla inattiva contro. Sono completi come squadra. Sarà probabilmente più una gara di attesa che di pressing, però è sempre importante anche quando si ha la palla, diminuire la fase difensiva dipende anche da quando abbiamo la palla noi ed essere vogliosi di cercare di metterli in difficoltà”.

“Si lavora durante la settimana studiando le caratteristiche della squadra avversaria, sappiamo che sono Immobile e Correa sono giocatori bravi ad attaccare la profondità, ma anche Correa a lavorare tra le linee: sappiamo che dove diamo tempo di giocata o palla scoperta possono metterci in difficoltà perchè bravi ad attaccare la profondità e molto bravi se giocasse Lazzari da una parte anche a ricoprire l’ampiezza, quindi dobbiamo essere bravi a limitare le loro qualità. Quella peggiore per noi da non subire sono le palle in verticale in zona centrale perchè hanno qualità, nel fraseggio tra di loro e arrivano facilmente alla conclusione anche da fuori, esperienze passate lo hanno dimostrato. Da tutti i punti di vista dobbiamo avere accortezza, in settimana ci si prepara per limitare la squadra avversaria, poi dipende anche da loro e non solo da noi“.

“I ragazzi sono i primi responsabili e consapevoli del fatto che si è buttata via una gara, lo stesso Maran ha detto che la gara è stata legata a episodi e che abbiamo fatto una buona gara.Abbiamo analizzato la situazione dei gol, non c’entra il sistema di gioco, c’entra la determinazione nel portare a casa un risultato. In comune le gare contro Juventus e Cagliari hanno avuto il fatto che abbiamo buttato via una gara non tante su situazione di palla inattiva ma sulle seconde palle, perchè nascono da una situazione di palla inattiva dove ci siamo comportati bene e successivamente siamo venuti meno, poi molto probabilmente c’è il fatto che venivamo da una vittoria ma questo non può fare parte del nostro dna, noi dobbiamo affrontare ogni gara come fosse quella della vita”.

“Per come sono fatto io, in passato un episodio come quello accaduto di Karamoh, malafede o meno per il fatto di essere arrivato tardi non lo avrei fatto cambiare e lo avrei rimandato a casa. Ma credo che un allenatore debba fare tesoro delle proprie esperienze e cercare di fare rendere al meglio tutti quanti, Yann è giovane ed è chiaro che nelle corde ci può essere qualche errore che fa parte dell’età. Credo nella buonafede, di chi può avere problemi fuori dal campo ma tutti possono avere delle problematiche e questo non deve intaccare la professionalità, siamo dei professionisti. Molto probabilmente l’errore è stato di chiudersi in sè stesso e di non parlare delle problematiche che ha avuto. Il mio dispiacere è soprattutto questo, perchè a volte l’allenatore non pensa ad essere solo una parte superiore e a vedere i ragazzi come dei nemici; anzi ho tre figli e Yann per me può essere mio figlio, se ha delle problematiche sono disposto ad aiutarlo in tutto e per tutto, però poi oltre il singolo c’è un gruppo al quale dare conto e devo dire che Yann è fortunato perchè fa parte di un gruppo che capisce tutte le dinamiche. Come successo prima del Cagliari, lo dico pubblicamente che quando riterrò il ragazzo pronto per giocare dall’inizio succederà, per alcuni equilibri non solo fuori del campo ma anche di formazione perchè tatticamente preferisce più la libertà come Gervinho anzichè il sacrifico di Kulusevski per fare un esempio pratico. Dipende molto da lui, ha qualità importanti, un allenatore che fa scelte contro la propria volontà o che si mette in difficoltà da solo non l’ho mai conosciuto in 25 anni di carriera, quando faccio delle scelte le faccio per il bene della squadra. Può darci una grande mano, dipende da lui e dobbiamo essere bravi tutti a non cercare di indirizzarlo in maniera diversa”.

Inglese è uscito anche a Udine; a livello numerico e di infortuni possiamo avere delle difficoltà ma sulla qualità della rosa pensiamo che al suo posto è entrato Cornelius che ha qualità importanti e simili a Roberto, se lo vedo che si stira per i crampi e vogliamo non si faccia male ci sta un cambio; sono scelte anche dovute anche perchè Cornelius ha fatto bene a Udine e si sta allenando bene, la qualità della rosa importante , numericamente abbiamo delle difficoltà ma dietro ci sono giocatori che meriterebbero di giocare tutti. Gervinho pur non avendo fatto una prestazione bellissima ha avuto due occasioni clamorose per fare gol, sappiamo che in alcuni momenti non è presente nella gara ma poi è capace di ribaltare la partita”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here