Ciclabili a Parma – Pedalata di gusto o giù la testa per schivare la frasca. Prima puntata “l’anello Benassi”

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Premesso che l’invito ad utilizzare maggiormente la bicicletta è da vedere sicuramente con favore, ci occupiamo in questa sede di verificare se la roboante e auto celebrativa campagna mediatica, “a Parma (noietor, n.d.r) pedaliamo di gusto”, che a tappezzato la città con cartelloni esortanti ad utilizzare la bicicletta per non essere salami, trova di fatto un effettivo riscontro durante l’utilizzo dei percorsi da parte dei ciclisti.

E se la pedalata risulta di fatto di gusto, o se al termine del tragitto si ha le sensazione per cui, dopo aver messo il culatello sul sellino, e aver fatto andare i prosciutti, il sellino si sia rivelato a forma di salame. Iniziamo il reportage verificando le condizioni di manutenzione e di fruibilità del tracciato percorso ad inizio estate dall’assessora Benassi e ripreso nel video con cui l’assessora ha messo il suo culatello sul sellino per lanciare l’iniziativa.

Percorso indicato in questa sede, per brevità, come “Anello Benassi”, ma che qualcuno, per sottolineare la situazione di degrado del quartiere San Leonardo, nel quale il percorso si inserisce – ed utilizzando la stessa ironia della campagna – ha soprannominato: “Anello Benassi di giorno e Canna Tour di notte”. L’elemento fondamentale che emerge, come si potrà capire al termine della visione delle foto di tutte le piste ciclabili analizzate, è che oltre a focalizzarsi sui rifacimenti e sulle nuove realizzazioni, per poter pedalare di gusto occorre eseguire una comprensibile manutenzione ordinaria e liberare così le ciclabili dal verde che le invade in molti punti e che costringe spesso l’utilizzatore a manovre repentine per schivare le frasche e gli altri ciclisti.

Situazione che può diventare pericolosa nei non pochi casi in cui il verde arriva a dimezzare la sezione del tracciato, rendendo quindi impossibile il passaggio contemporaneo di due cicli che viaggiano in senso contrario. Diventando particolarmente insidiosa in prossimità delle curve a gomito con assenza di visibilità. Situazione quest’ultima nella quale si rischia effettivamente lo scontro.

Ed infatti, scorrendo le immagini delle  ciclabili si potranno osservare alcune di queste situazioni, dove lo scontro è stato evitato per un niente grazie alla prontezza di riflessi di uno dei due ciclisti. Per cui, alla fine, viene spontaneo rispondere allo slogan “A Parma pedaliamo di gusto” con il contro slogan “Dopo l’inaugurazione ci vuole la manutenzione”.

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