Senegalese minaccia e picchia la compagna parmigiana: condannato

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Lui beveva e aveva un debole per il gioco d’azzardo. Ciò creò molte liti con la compagna parmigiana, nonché madre di sua figlia. La 45enne non solo è stata minacciata, ma anche picchiata più volte.

La donna ha cercato di perdonare il compagno per evitare che gli venisse revocato il permesso di soggiorno. Ma, dopo l’ennesima litigata e una minaccia di un coltello puntato alla gola, si arrese. E decise di denunciare tutto ai carabinieri di Parma Oltretorrente.

Ieri è arrivata la chiusura giudiziaria della relazione, relazione amorosa terminata già prima del 2013. Il pm Massimo Porta ha chiesto due anni e sei mesi di reclusione per l’uomo. E questa è stata anche la pena alla quale è stato condannato il 50enne dal giudice Beatrice Purita.

Lei, una parmigiana, e lui, un senegalese. I due si sono innamorati prima del 2011. In quel periodo l’uomo guadagnava qualcosa e decisero di andare a convivere. Ma, presto, emersero i primi problemi. Il senegalese finì in manette per spaccio di sostanze stupefacenti: si fece così un po’ di carcere e di domiciliari. Probabilmente le discussioni erano già iniziate ma, dopo l’arresto, presero vigore. 

Lui smise di lavorare. E iniziò a oziare, bevendo e giocando d’azzardo. Nemmeno la nascita della bambina, è servita per cambiare le abitudini dell’uomo. Anzi, davanti alle pretese della donna, lui iniziò a minacciare e ad alzare le mani, pronto poi per scusarsi e promettere cambi di vita. Ma, le promesse non sono mai state mantenute.

Dopo la minaccia con il coltello, la donna decise di dire basta e non perdonare. Da allora i due non si sono mai incontrati nemmeno in tribunale, dove il 50enne senegalese non si è mai presentato.

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