Un Parma volenteroso sbatte contro la Juve – L’analisi tattica

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di Michele Tossani 

Il Parma esce battuto dalla Juventus nell’esordio in campionato al termine di una partita che ha evidenziato le differenze fra le due squadre. Nel primo tempo infatti la Juventus avrebbe potuto aumentare il vantaggio se non fosse stato per un gol annullato a Ronaldo sul filo del fuorigioco e per un errore sotto porta dello stesso attaccante portoghese.

Al di là del risultato, quello che però interessa in questa sede è soprattutto l’analisi della prestazione complessiva dei ducali. D’Aversa, nel primo tempo, ha impostato una squadra che ricalcava, per atteggiamento tattico, quella dell’anno scorso: baricentro basso (41.56 metri), difesa della profondità e tentativo di attaccare la linea alta della Juve attraverso veloci ripartenze da affidare a Gervinho e Inglese.

All’interno di questo contesto, il tecnico degli emiliani ha cambiato assetto al proprio centrocampo, affidandosi alle qualità di Brugman, Hernani e Kulusevski per gestire al meglio le fasi di possesso che, alla fine, sono risultate prevedibilmente limitate (appena il 39% per il Parma).

Alla fine però il centrocampista che ha distribuito meglio la palla della palla è risultato essere Barillà (78% di precisione nei passaggi). Tuttavia, il 31enne nativo di Reggio Calabria ha mostrato delle difficoltà in fase difensiva, all’interno di una catena di sinistra che ha faticato a contenere Douglas Costa e le avanzate di De Sciglio.

Tanto è vero che, già nel corso del primo tempo, D’Aversa è stato costretto a spostare Kulusevski sul lato sinistro.

Nei secondi quarantacinque minuti di gioco si è visto un altro Parma. I gialloblù sono scesi in campo più aggressivi, hanno alzato il baricentro (54.94 metri) e hanno costretto sulla difensiva una Juve che man mano si è dimostrata essere anche in debito di ossigeno.

A questo si deve aggiungere il contributo fornito alla fase offensiva del Parma dall’ingresso di Siligardi, che consente alla squadra di D’Aversa di avere in campo un esterno vero, in grado di tagliare centralmente per andare a giocare a supporto di Inglese e Gervinho.

Il Parma però non riesce quasi mai a rendersi veramente pericoloso, tanto è vero che concluderà la partita con un dato di appena 0.26 in termini di expected goals (xG) secondo il modello di understat.com.

A tal proposito è interessante notare la discrepanza fra gli xG forniti da understat e quelli invece calcolati da InStat. Infatti, per il provider russo il dato di expected goals del Parma è di 0.97. Oltre ad un diverso peso attribuito alle occasioni gialloblù, a far aumentare il computo finale delle xG totali ci sono state due opportunità attribuite da InStat a Inglese (con valore 0.48) e Hernani (0.11) che non sono state considerate tali da understat.

 

Detto questo, quello che rimane da parte gialloblù è l’impressione di un Parma che deve crescere, come è logico attendersi dopo una sola partita di campionato. Una crescita che dovrà riguardare tanto la fase difensiva quanto quella offensiva con i ducali che sono risuciti ad entrare appena 8 volte nell’area bianconera.

L’arrivo di giocatori come Hernani e Brugman e quanto visto nella ripresa portano a ritenere che il Parma 2019/20 possa provare ad alzare l’altezza media del proprio baricentro in fase di possesso, proponendo un gioco manovrato da metà campo in avanti.

(lagabbiadiorrico.com

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