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E’ giallo – Ospedale Vecchio, durante il restauro ritrovati resti umani. Sequestrato il cantiere

Si dice che ogni angolo di Parma contenga il suo reperto storico. Ora anche l’Ospedale Vecchio ha i suoi reperti, con tanto di giallo.

All’interno della struttura in via d’Azeglio sono stati trovati scheletri umani risalenti a circa un secolo fa.

La scoperta è avvenuta alcuni mesi fa, durante i lavori di consolidamento delle strutture della Grande crociera.

In un antro verticale, una sorta di catacomba, di un metro per un metro e mezzo di lato e profondo quattro metri sono stati trovati i resti: tibie, gabbie toraciche, femori e teschi alcuni ancora con lembi di tessuti o di stoffe.

Quel punto, probabilmente, si trovava sotto il pavimento sul quale un tempo erano poggiati i letti dei malati, vicino all’ingresso che da via D’Azeglio.

Nessuna lapide ne indicai la presenza: sepolti o nascosti, circa un secolo fa? Di cosa saranno morti? Di malattia? Di cause naturali? Di morte violenta?

Larea è stata posta sotto sequestro in attesa del recupero dei resti per la loro esatta datazione.

Sul ritrovamento indaga la Procura della Repubblica di Parma insieme ai carabinieri. Della datazione si occuperà il medico legale Rossana Cecchi insieme a un antropologo forense e a un’archeologa. Dal Medioevo sino agli anni Trenta, l’edificio ospitava l’ospedale della città, poi è diventato sede dell’Archivio di Stato.

Un giallo affascinante. In una struttura che ora assume ancora di più contorni magici.