” Parmalat non si sarebbe comportata così. Lactalis? Poteva fare di più”

Il deputato Davide Zanichelli(M5S) ha commentato la situazione degli esuberi di Parmalat attraverso una nota

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C’è decisamente malumore tra i lavoratori dello stabilimento della Parmalat di Collecchio dopo aver appreso il contenuto del testo dell’accordo siglato e raggiunto tra i sindacati e la Parmalat, controllata dalla francese Lactalis.

La procedura di licenziamento collettivo dei 30 dipendenti adesso è diventata una triste realtà per molti di loro, nonostante l’impegno dei sindacati in questi giorni nell’ottenere dall’azienda delle condizioni migliori.

Diverse le posizioni tagliate in svariate funzioni aziendali, e se per qualche lavoratore si prospetta un’altra soluzione lavorativa o un accompagnamento alla pensione, per circa una decina (o forse più) di lavoratori il licenziamento sarà inevitabile e resteranno completamente senza occupazione in un percorso che dovrebbe concretizzarsi dal prossimo 1 ottobre e completarsi il 27 novembre 2019.
Ricordo infatti che per lo più, si tratta in questi casi di personale di esperienza, ma ancora troppo giovane per la pensione. E molte di queste sono donne.E’ inaccettabile il comportamento della Parmalat che, per quanto sia economicamente in salute, sta dimostrando un “cuore di pietra” verso un’esigua porzione dei propri dipendenti. I lavoratori non possono essere abbandonati ma vanno tutelati e salvaguardati se un’azienda vuol dirsi “legata al territorio” non solamente per i prodotti che vende.
Parmalat e Lactalis hanno tutte le ragioni per compiere una propria riorganizzazione interna all’insegna della razionalizzazione, ma questa non dev’essere fatta sulla pelle dei lavoratori che hanno speso una vita per l’azienda. Specialmente in virtù del fatto della salute economica della multinazionale.

Dal testo dell’accordo emerge inoltre che l’azienda si impegna a non attivare ulteriori procedure di licenziamento collettivo afferenti alle funzioni centrali, ma questa garanzia è valida solo fino al 18 giugno 2020. Ciò significa che dal 2020 in avanti l’azienda procederà con ulteriori provvedimenti di licenziamento?
Dubbi sorgono su come la Lactalis intenderà inoltre proseguire con la futura e prossima integrazione della Galbani e della reggiana Nuova Castelli, ci saranno dunque in futuro ulteriori licenziamenti collettivi?
Erano infatti gli stessi dubbi che personalmente avevo sollevato a Gennaio di quest’anno e che ho ribadito recentemente nell’interrogazione parlamentare che ho presentato al Ministro Di Maio e che hanno sollevato in questi giorni anche altre forze parlamentari che si sono interessate della vertenza.

Esprimo la mia vicinanza a tutti i lavoratori che stanno vivendo giornate difficili. Dal canto nostro lavoreremo fino all’ultimo per cercare di portare l’azienda a delle decisioni che non lascino nessun lavoratore senza un impiego”.

Lo commenta in una nota il deputato Davide Zanichelli (M5S).

1 commento

  1. L’accordo firmato dai sindacati CGIL CISL E UIL con LACTALIS contro il parere degli esuberi ha di fatto sanato la falsa procedura del licenziamento collettivo e tolto le tutele previste dalla legge x i lavoratori. Per la prima volta il sindacato è complice di Parmalat per licenziare lavoratori che hanno come unica colpa di essere donne e ultracinquantenni! Da giugno 2020 previsti altri licenziamenti. VERGOGNA

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