“Questo bendaggio gastrico è come un guinzaglio: io sono il tuo padrone, tu il mio cane”.
Ma anche “Quante volte fai sesso?. Guarda che ti aiuterebbe molto”. Poi palpate e strusciate da dietro, frasi come “Devi sentirti importante per la mia reazione”.
Sono le testimonianze agghiaccianti rilasciate venerdì mattina in aula dalle pazienti di Gianfranco De Lorenzis, il chirurgo baratrico accusato di molestie sessuali, testimonianze riprese dalla Gazzetta di Parma.
A De Lorenzis si rivolse anche una testimone di Geova per un intervento di chirurgia plastica alle gambe. “Era l’unico che mi garantiva che non avrei subito trasfusioni – racconta -. Ma fu subito strano: mi fece togliere il reggiseno. “Perché, se devo essere operata alle gambe?” gli chiesi. E lui: “Fammi fare il mio lavoro”. La stessa risposta che diede mentre mi faceva fotografie dopo avermi messa in posizioni “ginecologiche” e senza slip”.
Sono 25 le presunte vittime, analoghe o quasi le testimonianze, dai baci, rigorosamente a partire dal secondo appuntamento, dopo un primo impeccabile, alle palpate.
Lui, De Lorenzis, continua a negare e difendersi. Le foto le definisce “scientifiche”, le palpate, verifiche meticolose delle condizioni delle pazienti. E i rapporti sessuali? “In sala operatoria ci sono almeno sei persone, come avrei potuto”? – continua a ribattere.
