Espulsioni: a Parma nel primo semestre del 2019 aumento del 1650%

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Boom delle espulsioni di immigrati irregolari sul territorio italiano e con gravi precedenti penali da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Parma.

Nei primi sei mesi del 2019 infatti i provvedimenti di espulsione, che comprendono sia gli accompagnamenti ai Cpr che alla frontiera, sono stati 72, con un incremento notevole rispetto allo stesso periodo del 2018.

Se nel primo semestre del 2019 i provvedimenti di espulsione sono stati 35 in tutto l’anno scorso erano stati 42, per i primi sei mesi, un incremento del 1650%.

Per quanto riguarda gli accompagnamenti alla frontiera invece se nei primi sei mesi del 2018 erano stati 36, nei primi sei mesi del 2019 sono stati 37. Sono diminuite invece le misure ‘sostitutive’, ovvero le intimazioni del Questore a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

“I risultati ottenuti – si legge in una nota- si inseriscono all’interno di una più ampia strategia di contrasto ai fenomeni criminali che si verificano sul nostro territorio. Infatti, quale linea strategica, pensiamo che alcuni degli strumenti amministrativi fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini siano quelli messi in campo dall’Ufficio Immigrazione. Strumenti, quale quello dell’espulsione con accompagnamento ai C.p.r. o in frontiera, che costituiscono solo un segmento della strategia di contrasto alla criminalità che insiste sul nostro territorio. Infatti, queste misure, vengono applicate solo a valle di una complessa, minuziosa ed attenta attività di analisi ed investigativa.

“Attività che vede lavorare in sinergia vari uffici della Questura -prosegue la nota- la Divisione Anticrimine, la Squadra Mobile e l’U.p.g.s.p., ognuno esprimendo le proprie peculiarità e competenze. Questo lavoro permette di individuare sul territorio soggetti particolarmente pericolosi, che se anche non vengono colti in flagranza di reato hanno un curriculum criminale di grande spessore e per questo vengono attenzionati dagli uffici operativi che espletano servizi di controllo del territorio per essere poi messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione. Ma non solo, la predetta attività di analisi permette di individuare soggetti altrettanto pericolosi in procinto di uscire dal regime carcerario e rientrare liberamente a circolare sul territorio. Questi ultimi, vengono individuati prima di essere rimessi in libertà e quindi espulsi grazie al lavoro dell’Ufficio Immigrazione. Riteniamo quindi che il risultato della strategia che sopra è stata descritta sia quello di migliorare sensibilmente la sicurezza e l’ordine pubblico della città, facendo sì che pericolosi soggetti, in grado di alterarla, non siano più in grado di delinquere sul nostro territorio nazionale”.

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