Cosa sono le motopompe autoadescanti

0

Utilissime sia in agricoltura che in tanti altri utilizzi, le motopompe autoadescanti sono pompe centrifughe impiegate principalmente in ambito civile per l’irrigazione e la pressurizzazione in ambienti domestici. Le motopompe autoadescanti possono essere installate sotto battente o in aspirazione. Nel primo caso la pompa aspira da un livello inferiore rispetto al liquido stesso, quindi quest’ultimo non ha difficoltà ad entrare nell’aspirazione della pompa; mentre nel secondo caso la pompa aspira da un livello più alto del liquido da pompare e quindi necessita di un adeguato adescamento per poter funzionare correttamente.

L’adescamento è la capacità di aspirare l’aria contenuta nella condotta di aspirazione durante la fase di avviamento della pompa e viene conseguito riempiendo di liquido il corpo pompa e il tratto di tubazione in aspirazione. La pompa centrifuga generalmente, se correttamente adescata, è in grado di aspirare fino a 5 – 6 metri di dislivello.

Dopo l’installazione della pompa e prima di procedere con l’avvio, si deve riempire di acqua il corpo della pompa stessa; una volta messa in funzione, il movimento rotatorio della girante crea un flusso nel liquido contenuto all’interno del corpo pompa.

Il principio fisico dell’autoadescamento consiste dunque nella forte depressione che si genera in aspirazione. Il principio è noto come sistema Ugello – Venturi: la girante aspira l’acqua che passando attraverso l’ugello aumenta di velocità; successivamente nel passaggio all’interno del tubo Venturi la velocità diminuisce e questa rapida variazione genera una depressione all’interno della condotta di aspirazione che risucchia l’aria in essa contenuta e che fa alzare il livello del liquido all’interno della tubazione in aspirazione.

Consigli per scegliere la motopompa autoadescante

Quando si deve acquistare una motopompa e non si ha esperienza nel settore, può accadere di vedersi smarriti di fronte alle differenti tipologie e tecnologie presenti sul mercato. Per questo motivo è essenziale valutare, prima di effettuare qualsiasi tipo di acquisto, quali siano le proprie esigenze, ossia perché si acquista la motopompa.

Il primo step è quello di valutare il modello in base al tipo di acque che si devono trattare. Quando si parla di acque chiare si intendono le acque pulite, ossia quelle per l’irrigazione o per il riempimento di vasche. Le acque scure sono invece sono caratterizzate dal fatto che contengono fanghi e residui corpuscolari più o meno concentrati.

È bene, poi, valutare la portata la prevalenza e la pressione di mandata. La prima indica la quantità di metri cubi in grado di passare per unità di tempo attraverso la sezione della pompa. La prevalenza invece è un parametro che permette di comprendere qual è il massimo dislivello che la motopompa può raggiungere nel momento in cui viene attivata.

Se ad esempio si ha bisogno di uno strumento che possa portare l’acqua al primo o al secondo piano di una palazzina, sarà necessario valutare una prevalenza che sia almeno di dieci metri (a seconda anche del posizionamento della motopompa e dell’altezza della palazzina stessa). La pressione di mandata indica la potenza con cui viene spinta l’acqua in uscita dalla pompa.

Le dimensioni della motopompa rappresentano un altro fattore da prendere in considerazione. Le pompe possono infatti dividersi in portatili o fisse. Le prime, oltre ad essere più piccole in dimensione, sono solitamente caratterizzate da un funzionamento tramite motore a scoppio, che permette un corretto funzionamento senza che sia necessario procedere con il collegamento alla rete elettrica.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here