Siccità, poi temporali e grandine: serissimi danni all’agricoltura

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Le esondazioni e gli allagamenti a causa delle precipitazioni cadute sull’Emilia-Romagna in questa primavera “hanno provocato milioni di euro di danni alle coltivazioni agricole” sferzate “da violenti temporali con pioggia abbondante che a macchia di leopardo hanno colpito le campagne dopo un inverno caldo e siccitoso”. A segnalarlo è la Coldiretti regionale.

Il maltempo, viene osservato, sta colpendo in una “stagione particolarmente delicata per l’agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che iniziano a dare i primi frutti. La grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento – prosegue l’associazione – perché i chicchi si abbattono sulle verdure e sui frutteti e spogliano le piante compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. Nelle zone interessate sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta e sono state stese a protezione le reti antigrandine tuttavia non ancora sufficientemente diffuse.

Il violento temporale con a tratti intense grandinate e tromba d’aria, che nel tardo pomeriggio di martedì ha inoltre colpito buona parte della Bassa est parmense, ha provocato ingenti danni a strutture agricole, sollevando il manto di copertura di stalle e capannoni, e alle colture agricole, devastando in particolare i campi di mais e frumento, aggiunge Coldiretti Parma, i cui tecnici stanno monitorando il territorio colpito,  in particolare i  Comuni di Sissa/Trecasali, una prima stima dei danni.

La grandine è uno degli eventi più temuti dagli agricoltori in questo momento perché provoca danni irreparabili alle coltivazione mandando in fumo un intero anno di lavoro.

Dall’inizio del 2019 – spiega Coldiretti – in Italia sono state registrate ben 86 grandinate, più di una ogni due giorni, con un balzo del 48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo i dati Eswd, la banca dai degli eventi estremi in Europa. Sono gli effetti di una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude  Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali e bombe d’acqua i cui effetti si fanno sempre più devastanti.

 

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