Nel giugno 2017, dopo una lite, cosparse la camera da letto dove dormivano la moglie, la sorella di lei e la figlia di liquido infiammabile e appiccò il fuoco.
Nell’incendio lo stesso uomo e la ragazzina di 16 anni rimasero seriamente ustionati. L’episodio avvenne a Felino: l’uomo, un ivoriano, venne arrestato e condannato a dieci anni per triplice tentato omicidio.
Giovedì mattina la Corte di appello di Bologna, presieduta dal giudice Magagnoli, ha confermato la sentenza di primo grado per l’imputato, difeso dall’avvocato Laura Ferraboschi.
Nel chiedere la conferma della pena, il sostituto procuratore generale Valter Giovannini ha evidenziato come «per puro caso, essendosi una donna svegliata per l’odore di benzina, non è stata portata a termine una strage».
