Manifesto per il San Leo: “Non vogliamo diventare il quartiere pattumiera”

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“Lo abbiamo chiamato Quartiere-zerbino della città per la scarsa attenzione ricevuta e il tanto degrado (altro che “porta della città)”, l’abbiamo definito Quartiere-dispensa della città per la numerosità di supermercati e di centri commerciali: ora se andrà in porto il progetto di cui si è scritto nei giorni scorsi sui giornali potremmo tranquillamente definirlo Quartiere-pattumiera.

Così Parma Nord contribuirà fortemente a far sì che Parma Unesco City of Gastronomy non si trovi più nella Food Valley ma nella “Rud” Valley….

Forse ci diranno che siamo contro il progresso, che vogliamo un quartiere tirato a lucido, che sarà forse colpa delle precedenti amministrazioni.

Se questo è l’inizio del nuovo Patto per San Leonardo, se questo è il risultato della Rivoluzione Ambientale annunciata, se questa è la premessa per candidarsi a Capitale Verde Europea, se questi sono i risultati del Festival della Sosteniblità…..: diciamo che la partenza è pessima e occorrerebbe più coerenza o più onestà intellettuale.

Una zona come questa già soggetta a forti pressioni ambientali (……l’inceneritore, il prospettato impianto di TMB al suo fianco – di fatto il Chilometro del Rudo – , senza dimenticare l’Autostrada, il Cargo, etc etc….), già minata dal deterioramento della qualità del suolo e dell’aria, necessita di maggiore attenzione ed una strategia di uscita dall’inquinamento ed una rivoluzione ambientale che vada oltre il “risciò a pedali”.

Per quanto a nostra conoscenza dalle notizie pubblicate esprimiamo contrarietà alla realizzazione del progetto; auspichiamo che quanto prima Comune e Regione vadano oltre le sole dichiarazioni. Presentino con chiarezza a tutta la cittadinanza le iniziative che intendono mettere in campo per contrastare ed impedirne il compimento. San Leonardo e la parte Nord della città hanno bisogno di fatti e certezze (su tanti argomenti abbiamo sentito tante parole, ma in quanto a iniziative concrete ed efficaci non ne vediamo traccia).

La Costituzione cita all’art.32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…” e all’art. 41 “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana…..”

Il clima di questo territorio, la vicinanza a centri abitati nonché a zone agricole richiede la massima attenzione (in Emilia Romagna esiste una emergenza smog, in Europa l’inquinamento atmosferico fa 790000 morti all’anno di cui 83000 in Italia, la Pianura Padana è l’area più inquinata d’Europa……)

Lo ricordiamo: il Sindaco è responsabile della salute pubblica.

Ci auguriamo che la diffusione tardiva di questa notizia non pregiudichi la mobilitazione delle forze contrarie e la possibilità di impedire la esecuzione di un’opera che potrebbe compromettere sia la qualità di vita dei residenti, sia la credibilità di un’area che si propone come culla del cibo di qualità”.

Manifesto per il San Leonardo

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