Cambio orari treni linea Parma – Milano: “Siamo preoccupati”

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“Ha destato molta preoccupazione, soprattutto tra i viaggiatori pendolari in direzione Milano, la notizia diffusa dalle Ferrovie secondo cui dal 9 giugno con l’orario estivo, ben 4 treni Frecciabianca (due del mattino e due del pomeriggio/sera, tra cui i due treni più usati dai viaggiatori e spesso esauriti) saranno trasformati in Frecciargento”.

Così gli esponenti del PD in consiglio comunale Lorenzo Lavagetto e Sandro Campanini.

“Questa trasformazione pare essere l’inizio di un processo di dismissione dei Frecciabianca che spariranno completamente da qui al giugno 2020 sostituiti dai Frecciargento.

Quello che sulla carta, o meglio in base ai comunicati delle Ferrovie, sembra un miglioramento non sembra convincente. Infatti:

1) i Frecciargento che entreranno in servizio offrirebbero meno posti in particolare in seconda classe (312 contro i 501 con una perdita di 189 posti).

2) i Frecciargento percorreranno la linea tradizionale e non saranno instradati sulla parte AV neppure tra Piacenza e Milano dove non effettuano fermate, e infatti il tempo di percorrenza è il medesimo dei Frecciabianca (Parma-Milano 1 ora e 15)

3) ad aumentare sarebbero invece i prezzi: la corsa singola di seconda classe salirebbe del 14,5% mentre l’abbonamento mensile addirittura del 48%.

I passeggeri da e per Parma avrebbero quindi meno posti disponibili in treni in cui non è possibile per regolamento viaggiare in piedi, biglietti più cari e tempi di percorrenza invariati.

Preoccupazione desta la situazione per i pendolari parmensi e piacentini verso Milano che ad oggi godono grazie al contributo della Regione Emilia Romagna di una tessera che permette di usare treni regionali, intercity e frecciabianca. Da qui al 2020 si vivrà in una situazione di interregno in cui sarà possibile accedere ai frecciargento e alle residue frecciabianca seppure con i problemi di capienza sopra riportati.

Bene ha dunque fatto l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini a ottenere immediate rassicurazioni dalle Ferrovie e a rinnovare l’impegno a vigilare su prezzi ed accessibilità da parte della Regione. La stessa attenzione auspichiamo abbiano i rappresentanti istituzionali a tutti i livelli.

Nel complesso la decisione di ferrovie denota un possibile peggioramento per l’offerta ferroviaria da Parma ed è opportuno vigilare per evitare che nella nostra faraonica stazione passino solo regionali.

Tutto ciò mentre è assolutamente indispensabile insistere per potenziare il trasporto ferroviario, con la Pontremolese ma anche sulle altre linee, dalla direttrice fondamentale Bologna-Milano, alla Parma-Brescia, anche per ridurre il traffico su gomma a beneficio della qualità dell’aria”.

 

 

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