Razzismo e integrazione: sabato Balotelli incontra gli studenti

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L’associazione Le Réseau con la collaborazione e il contributo di Fondazione Pizzarotti, ha organizzato sabato 1 giugno all’auditorium Bodoni dell’omonimo istituto di Parma, un incontro aperto al pubblico tra il calciatore Mario Balotelli e gli studenti delle scuole, sui temi del razzismo, della diversità e dell’integrazione sociale.

Prima grande stella di colore nella storia della nazionale italiana di calcio, Balotelli incontrerà i ragazzi dalle 10, in un confronto/dialogo tra l’attaccante della nazionale italiana e dell’Olympique Marsiglia, il presidente Cleophas Dioma dell’associazione Le Réseau, i rappresentanti della famiglia Pizzarotti e gli studenti.

Balotelli, nato a Palermo nel 1990 da genitori di origini ghanesi ma poi cresciuto a Brescia, è un particolare esempio di integrazione e di successo resi possibili dall’accoglienza e dall’impegno e determinazione personale. Grazie alla tenace passione e al proprio talento, nonostante le difficoltà umane e private dell’infanzia, a 15 anni Mario divenne il più giovane esordiente professionista della storia del campionato C1 con deroga speciale della FIGC, per poi proseguire nella Primavera dell’Inter con la quale debuttò a soli 17 anni in serie A, divenendo a 18 anni il più giovane marcatore della storia della Champions League e vincendo tra gli altri 3 scudetti, una Supercoppa e una Champions league, oltre alla nazionale italiana con cui ha collezionato 51 presenze e 19 gol tra Under 21 e nazionale maggiore.

Considerato un bad boy, atleta dal carattere “difficile”, i meriti sportivi e il talento fuori dalla norma di SuperMario, sono da sempre accompagnati da polemiche, oltre a essere vittima di attacchi razzisti dovuti al colore della sua pelle, nonostante sia a tutti gli effetti italiano. L’incontro con Balotelli è l’ultimo prima dell’evento di chiusura del progetto “I Colori del Futuro”, sostenuto da Fondazione Pizzarotti in ambito di integrazione e educazione alla coesistenza multietnica.

Iniziato a Marzo di quest’anno, il progetto si è articolato in incontri e laboratori che hanno coinvolto mediatori culturali, scrittori, artisti e sportivi, italiani e non, con origini straniere ed esempi di integrazione positiva alle spalle. Il progetto si proponeva di stimolare i ragazzi all’apertura, al dialogo e alle competenze necessarie a un’interazione positiva in una società sempre più interraziale.

Tra gli altri apprezzati partecipanti, l’italoangolano Antonio Di Stefano, candidato al Premio strega, Mohamed Ba intellettuale di origine senegalese, la fumettista di origine tunisina Takoua Ben Mohamed, lo scrittore italo- burkinabe J. Ouango. Le scuole e i centri aggregativi che hanno partecipato al percorso sono state Ipsia, Melloni, Bodoni, il Centro Giovani Federale e il Centro Aggregativo Samarcanda.

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