Infortuni sul lavoro: cosa sono e cosa sapere

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Gli infortuni sul lavoro sono un qualcosa di cui si parla sempre più spesso e che, purtroppo, risultano essere sempre più frequenti.

Per evitare di infortunarsi comunque, soprattutto se si svolgono dei lavori potenzialmente pericolosi, è opportuno utilizzare sempre della attrezzatura antinfortunistica. 

Ma cerchiamo di capire cosa sono gli infortuni sul lavoro e cosa c’è da sapere a riguardo.

Cos’è

L’infortunio sul lavoro è un evento traumatico, avvenuto sul luogo di lavoro ed attribuibile al lavoro stesso, che causi lesioni o malattie che non permettano al soggetto di recarsi sul luogo di lavoro per più di 3 giorni.

È importante sottolineare che lo Legge prevede un indennizzo derivante da un’assicurazione obbligatoria per risarcire i lavoratori vittima di infortunio sul lavoro.

Affinché questo indennizzo sia percepito dal lavoratore, però, è fondamentale che vi sia un rapporto di causa/effetto tra l’infortunio e lo svolgimento dell’attività lavorativa.

L’infortunio sul lavoro deve però essere ben distinto dalla malattia professionale. Si parla di infortunio sul lavoro, infatti, quando c’è una causa violenta alla base dell’infortunio stesso.
Un infortunio sul lavoro può essere ad esempio un operaio al quale cade sul piede un’incudine non ben assicurata spezzandolo.

Una malattia professionale può invece essere una forma tumorale contratta a causa di sistemi di filtraggio non a norma o mascherine mal funzionanti.

Il concetto di causa violenta però nel corso degli anni è stato fortemente rivalutato. Sono stati inserite in questa categoria infatti anche forme di stress o fatica dovute alle condizioni di lavoro.

Infortunio in itinere

Altro tipo di infortunio da considerare è l’infortunio in itinere. Questo non è altro che l’infortunio che avviene nel tragitto per recarsi sul luogo di lavoro.

La Legge infatti prevede un indennizzo anche in caso in cui si verifichi questo genere di infortunio, a delle condizioni molto particolari.

L’infortunio infatti deve avvenire esclusivamente nel tragitto abituale che il lavoratore impiega per recarsi sul luogo di lavoro. Se il lavoratore compie delle deviazioni ingiustificate o delle soste non ha diritto al risarcimento.

Le uniche eccezioni sono fatte nel caso in cui queste deviazioni siano obbligatorie per motivi legali (quindi se evitandole si corrono rischi penali) o per cause di forza maggiore.

In più l’assicurazione copre anche il caso in cui il lavoratore utilizzi mezzi privati e non pubblici a patto che questi siano strettamente necessari.
In questo caso sono due le possibilità. Se il tragitto non è per niente coperto da mezzi pubblici o se pur essendo coperto per esigenze familiari (es. accompagnare i figli a scuola) il lavoratore sia costretto ad utilizzare un mezzo privato.

Casi più gravi

L’infortunio sul lavoro solitamente comporta il semplice pagamento del premio assicurativo e il riposo del lavoratore.

In casi più gravi si può parlare di lesione colposa o, nel caso in cui vi sia la morte del lavoratore, di omicidio colposo.

In questi casi si procede con un’azione legale nei confronti del datore di lavoro il quale ha la responsabilità di verificare che l’ambiente di lavoro sia totalmente sicuro.

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