Baby Gang – Arrestati i giovani ladri mascherati che razziavano le scuole – VIDEO

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I Carabinieri della Compagnia di Parma coordinati dalla locale Procura della Repubblica hanno tratto in arresto alcuni giovani ritenuti responsabili di furto aggravato all’interno di scuole del capoluogo.

Sette gli istituti scolastici presi di mira; trafugate decine di computer dalle aule di informatica e denaro dai distributori automatici di cibo e bevande.

Quattro i ragazzi responsabili, tutti giovanissimi, uno minorenne, ma già pregiudicati: agivano mascherati, ma sono stati traditi dalle immagini postate su Facebook. Solo parte dei pc rubati, di  nuova generazione, sono stati recuperati: altri erano già stati rivenduti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Parma hanno tratto in arresto due giovani, mentre ad un terzo hanno notificato un provvedimento di obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

I destinatari del provvedimento cautelare sono:

A.A., di nazionalità rumena, classe 2000 residente a Sorbolo (PR) (arresti domiciliari);

L.O., nato a Parma, di origine marocchina, classe1999 (arresti domiciliari);

F.M., di nazionalità tunisina, classe 1997 (obbligo di presentazione alla PG).

Un quarto giovane, minorenne all’epoca dei fatti, è stato deferito a piede libero alla Procura della Repubblica per i minorenni di Bologna.

L’indagine ha ad oggetto una serie di furti perpetrati ai danni di istituti scolastici di Parma in un arco temporale compreso tra maggio ed ottobre 2018.

In particolare, vittime sono state le scuole:

1) In data 09.05.2018 il Liceo Statale delle Scienze Umane “Albertina San Vitale” (distaccamento di Parma viale Vittoria nr. 33);
2) In data 09.06.2018 l’Istituto Tecnico “Rondani” (Parma viale Maria Luigia nr.9);
3) In data 09.06.2018 e il 10.06.2018 l’I.T.I.S. “L. Da Vinci” (Parma via Toscana n. 10);
4) In data 16.06.2018 e il 07.10.2018 l’Istituto Comprensivo Statale “Salvo D’Acquisto” (Parma via Pelicelli nr. 8/A) ;
5) In data 12.06.2018 l’Istituto Comprensivo di via Montebello (sedi “Don Milani” di questa via Montebello nr. 18/a  e “Don Cavalli” di questo P.le Volta nr. 3)
6) In data 10.07.2018 e il 18.07.2018 il Liceo Scientifico “A. Bertolucci” (Parma via Toscana n. 10/a);
7) In data 18.07.2018 l’Istituto Comprensivo “Toscanini” (Parma via Cuneo n. 3).

Si tratta di furti che hanno riguardato, per un verso, le somme di denaro contenute all’interno dei distributori automatici collocati all’interno delle scuole (per un totale complessivo accertato di circa 1000,00 €) e, per altro verso, di personal computer (circa 35) che costituivano la dotazione informatica delle scuole stesse.

La ricostruzione dei fatti e l’identificazione degli indagati è stata resa possibile grazie all’analisi del modus operandi: l’identità della fascia oraria in cui sono stati commessi i furti (tra le ore 23,00 e le 03,00), le pressoché identiche modalità di effrazione praticate ai distributori di cibo e bevande, il furto -in alcune scuole-  di personal computer esclusivamente di nuova generazione.

La riflessione su una possibile matrice unica dei furti ha preso le mosse dal furto avvenuto ai danni del liceo scientifico Bertolucci, quando gli autori dell’azione criminosa, dopo aver divelto la porta a vetri del seminterrato, si sono introdotti nell’istituto scolastico, forzando il distributore di alimenti e bevande della ditta Argenta, asportandone il contenuto.

In occasione del sopralluogo è stato trovato all’interno di un cestino dei rifiuti situato nello spogliatoio della palestra, una maschera da clown di colore bianco.

Dalla visione dell’impianto di videosorveglianza della scuola, si notavano cinque soggetti, con volto travisato, diretti verso i distributori automatici della ditta Argenta; il soggetto indossante un mantello forzava i distributori; un altro indossava un giubbino di colore bianco-nero e grigio. Dopo aver asportato il denaro custodito nella cassetta il gruppo si portava al piano superiore della scuola per poi darsi alla fuga.

Di qui, l’idea investigativa di esaminare ed analizzare i videofilmati relativi ad altri furti analoghi, indirizzando le indagini verso un gruppetto di giovani gravati da pregiudizi di polizia, giovani dei quali si iniziava a monitorale i profili facebook.

In particolare dalla visione del profilo sul social network facebook di un giovane (A. A., che risulta aver operato a cavallo del raggiungimento della maggiore età) venivano estrapolate due foto, nelle quali l’interessato appariva abbigliato con un giubbino simile a quello indossato da uno degli autori del furto del 18.7.2018.

Inoltre dal profilo sul social network facebook di L. O. venivano estrapolate due foto nelle quali indossava una maschera simile a quella indossata da uno degli autori dei furti commessi il 10.6.2018 e il 18.7.2018, allorquando, come detto, veniva poi sequestrata.

Questo secondo dato positivo consentiva un ulteriore passo in avanti delle indagini, costituito dalla disamina dei tabulati telefonici dei componenti di questo gruppo, con particolare riferimento alla geolocalizzazione dei telefoni cellulari.

Si verificava in tal modo che il cellulare in uso a L.O., nell’orario di commissione del furto del 10.6.18 ai danni dell’istituto Da Vinci, agganciava la cella in cui ricadeva tale istituto; lo stesso dicasi per il furto ai danni del liceo Bertolucci sia la notte del 10.7.18 che la notte del 18.7.18.

Oltre alle localizzazioni, si avevano riscontri anche per quanto riguarda contatti reciproci, tra gli indagati, a cavallo degli orari dei furti.

L’analisi dei contatti reciproci consentiva di allargare lo spettro delle indagini, che venivano estese, ad esempio, all’istituto Toscanini, vittima di un furto consumato anch’esso la notte del 18,.7.18: anche in tal caso i cellulari di alcuni indagati agganciavano la stessa cella ove era compreso l’istituto Toscanini.

Dalla perquisizione a casa di L. O., che aveva esito positivo la PG rinveniva e sequestrava abiti indossati durante uno dei furti: immediatamente l’indagato redigeva di proprio pugno un manoscritto nel quale ammetteva le proprie responsabilità in ordine a numerosi furti in danno di Istituti Scolastici secondo quelle modalità innanzi evidenziate.

Peraltro alcuni oggetti rinvenuti in sede di perquisizione (un PC marca TOSHIBA e un PC marca HP) risultavano provento di furti in danno dell’Istituto Comprensivo Salvo D’Acquisto avvenuti rispettivamente il 16.6.18 ed il 7.10.18; a tale ultimo profilo, ulteriore indizio a carico di L.O. in ordine alla partecipazione al furto del 7 ottobre si aveva dall’analisi della geolocalizzazione del suo cellulare, che risultava aver agganciato la cella in cui ricadeva il D’Acquisto proprio negli orari del furto, e lo stesso dicasi per il cellulare di A.A.

Inoltre il cellulare IPHONE 7 con imei 353844080821071risultava provento di furto commesso da ignoti in danno di D’AMBROSIO Maria (non essendovi elementi per ritenere L.O. responsabile di tale furto, è stata contestata la ricettazione del cellulare).

Al terzo soggetto si è arrivati anche mediante le convergenti dichiarazioni di due dei soggetti indiziati, dichiarazioni che appaiono riscontrate dalle risultanze delle analisi dei tabulati, che collocano il cellulare del terzo nella zona in cui ricadono le scuote vittime dei furti del 10.6.18 e del 18.7.18

Solo in parte i computer sono stati recuperati, mentre altri sarebbero stati rivenduti a terzi soggetti non identificati.

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