Violenza sessuale di gruppo: si aggravano le accuse contro Federico Pesci

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Si aggravano le accuse a carico di Federico Pesci, commerciante 46enne accusato della presunta violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 21 anni, insieme al nigeriano Wilson Ndu Aniyem, condannato col rito abbreviato a cinque anni e otto mesi per violenza sessuale, lesioni e spaccio.

Il Pm Andrea Bianchi, durante l’udienza del 22 maggio, ha comunicato l’aggravamento dell’accusa contro il parmigiano: da violenza sessuale a violenza sessuale di gruppo.

Un reato che prevede una pena minima da un minino di 6 anni ad un massimo di 12 anni di reclusione.

Dopo le motivazioni della sentenza del Gup Fiorentini, che hanno portato alla condanna a 5 anni e 8 mesi del nigeriano Wilson Ndu Aniyem, con il rito abbreviato, il Pm ha cambiato l’accusa nei confronti di Pesci.

I legali del commerciante, Fabio Anselmo e Mario L’Insalata hanno chiesto il rinvio dell’udienza: discussione è stata rinviata al 29 maggio.

Federico Pesci, per il quale i legali hanno chiesto nuovamente la revoca dei domiciliari, ha mostrato in Tribunale le foto dei messaggi che la ragazza gli avrebbe inviato dopo la nottata nell’attico di via XXIV Maggio: “Dopo quella notte mi aveva chiesto di dormire lì ma sono stato io a dirle di che doveva andarsene perchè dovevo lavorare”.

Secondo gli avvocati della difesa la nuova accusa sarebbe debole: “Ci troviamo di fronte al terzo cambiamento di imputazione, prima la violenza sessuale per costrizione, poi il fatto che la mancanza del consenso sarebbe dovuto alla cocaina ed ora il Pm ipotizza la violenza sessuale di gruppo” sottolinea Fabio Anselmo.

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