Sciopero dei lavoratori in appalto per le consegne Amazon – il chiarimento dell’azienda

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I sindacati Cgil e Cisl accendono i riflettori sul caso degli autisti che lavoravano alle dipendenze di Alma, ex società appalatatrice di Amazon. “Nei magazzini Amazon di Parma, Bologna e Cesena – esordiscono i due sindacati –  partono i pacchi che contengono gli acquisti fatti on-line per tutta l’Emilia Romagna, più di 200 autisti lavoravano in appalto alle dipendenze di Alma SpA, da questa i lavoratori sono transitati ad un’altra società appaltatrice tramite accordo sindacale ma senza che gli venissero corrisposti gli ultimi stipendi e il TFR”.

“Visto il commissariamento della società Alma e l’apertura di una procedura concorsuale che congela il patrimonio dell’azienda, i lavoratori – spiegano Cgil e Cisl – si sono rivolti alla società committente Amazon esercitando il proprio diritto verso il committente, vincolato dalla responsabilità solidale prevista dalla legge a garanzia dei crediti dei lavoratori”.

Dettagliano i sindacati: “Dopo una prima e immediata risposta con cui Amazon si impegnava al pagamento diretto ai lavoratori, avendo anche in mano le ultime fatture emesse da Alma per i servizi resi, non solo non ha dato seguito agli impegni presi, ma ha chiuso il dialogo coi lavoratori, diversamente da molte altre società committenti della stessa Alma su tutto il territorio nazionale, che invece hanno saldato subito i crediti dei lavoratori.  Ciò nonostante, i lavoratori non hanno interrotto il servizio nei magazzini, che prosegue tutt’ora in tutta la Regione (domenica compresa)”.

“Il nuovo appaltatore si è reso disponibile ad anticipare una parte delle future spettanze, viste le difficoltà economiche in cui i lavoratori sono venuti a trovarsi, ma la situazione rimane irrisolta perché una mensilità e mezzo ed il TFR dovuti non sono stati corrisposti.
“Per questo i lavoratori di Cesena, Bologna e Parma daranno vita ad un presidio alle ore 17:30 di martedì davanti ai rispettivi magazzini insieme alla Filt Cgil e Fit Cisl per chiedere ad Amazon, nella sua qualità di committente e quindi per legge responsabile in solido, di provvedere immediatamente al pagamento di quanto ancora dovuto dal proprio appaltatore Alma SpA”.

Il chiarimento di Amazon – “Per le consegne ai clienti lavoriamo con vari fornitori di servizi di consegna e valutiamo regolarmente le nostre collaborazioni. Alcune settimane fa abbiamo informato Alma della conclusione del nostro rapporto di collaborazione e agli autisti è stata assicurata continuità occupazionale alle dipendenze dei partner di consegna subentrati nel servizio, da noi identificati tra i fornitori già attivi presso altri nodi. Posta la complessa situazione legale di Alma, che speriamo di vedere risolta il prima possibile, stiamo nel frattempo lavorando con le società che sono subentrate per sopperire ad eventuali problemi di liquidità degli autisti”.

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