Dall’Inferno al Paradiso: il Parma batte la Fiorentina ed è salvezzA

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“Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore; fecemi la divina podestate, la somma sapïenza e ’l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterna duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’.” Così, un fiorentino doc, Dante Alighieri, immaginava la scritta sulla porta dell’Inferno.

E da bolgia infernale si è addobbato il Tardini per la gara che vale una stagione, ma anche l’ideale sigillo di una cavalcata iniziata in serie D: la permanenza in A. Che arriva dopo una gara brutta e sofferta, vinta grazie a due che sono saliti dall’Inferno delle retrovie con questa squadra tatuandosi sul cuore la maglia: Scozzarella e Ceravolo. Lui, che portò il Parma in A, dopo un anno ce lo tiene. Nemesi di fischi e mugugni, idolo povero di una piazza che ora piange di una felicità che sembra ogni anno nuova.

17-06-17, Firenze. 18-05-18, Spezia.  19-05-19, Tardini. Appuntamento con la storia a cui il Parma è arrivato di nuovo puntuale. E dopo tanto patire, la salvezza è ancora più bella. Tre volte il Parma ha giocato la A da neopromossa, tre volte ci è rimasto.

PARTITA – Al Tardini è sfida salvezza tra due squadre in crisi di gioco e di risultati. Se per la Fiorentina si tratta di archiviare con la salvezza matematica una stagione fallimentare, per il Parma si di chiudere un girone di ritorno infernale, dopo uno d’andata da sogno, e chiudere con una salvezza la prima stagione di A dopo il il viaggio di solo ritorno tra i Dilettanti.

Partono forte i viola, oggi di rosso vestiti: errore di Sprocati in disimpegno, Chiesa scambia con Simeone, violento  rasoterra che esce di poco dal palo alla sinistra di Sepe, con Simeone che in scivolata non trova il tap-in.

Il primo squillo ducale è al 9′: Ceravolo serve Gervinho in area, controllo e tiro col destro, palo pieno anche grazie a una leggera deviazione di Milenkovic. Al 17esimo ancora Parma: cross di Gazzola, Gervinho svirgola, Ceravole raccoglie e appoggia a Barillà che conclude debole tra le mani di Lafont.

Difficile raccontare una gara dove l’emotività è superiore al gioco: la Fiorentina la mette sul buttarsi a terra, il Parma se la gioca. Ci prova Kucka da distanza siderale, buona l’idea con Lafont fuori dai pali, alto al gol ci va vicino Gagliolo di testa su angolo: traversa piena.

Pronta la risposta di Simeone, che in serpentina si beve Bastoni: miracolosa chiusura di Gazzola per andare negli spogliatoi in parità.

RIPRESA –  Il secondo tempo è più una sfida di nervi che di calcio. Parte meglio la viola, che con Benassi costringe Sepe in corner, poi ci prova Vitor Hugo su corner ma la difesa spazza. Nel Parma si rivede Grassi per Gervinho, ma i gialloblù si schiacciano dietro.

Il solo squillo arriva al 67esimo quando Benassi sulla linea dice no a un colpo di testa di Kucka. Ma si sa, il calcio è strano. E quando pensi che sia tutto da buttare con l’Empoli avanti 3-1, Eupalla si sveglia e inventa una punizione di Scozzarella deviata da tanti che si infila in porta. La deviazione ultima pare di Ceravolo, di schiena. Ma poco importa, il Parma è in vantaggio. Sono dieci minuti alla serie A.

Il resto è solo un brivido gelato che non ha senso raccontare, perché l’emozione taglia le parole, e resta dentro a chi gioisce. Il Parma passa dall’inferno al Paradiso, il suo Virgilio un pò Caronte, D’Aversa, viene portato in trionfo sotto la Curva.

E c’è tempo solo per la festa. Dopo il 17.06.17 e il 18.05.18, anche il 19.05.19, altra dara perfetta, passa alla storia ducale.

TABELLINO

MARCATORI: 80′ Ceravolo (P)

PARMA: Sepe; Gazzola, Iacoponi, Bastoni, Gagliolo; Kucka, Stulac (dal 68′ Scozzarella), Barillà; Gervinho (dal 53′ Grassi), Ceravolo, Sprocati. A disp: Frattali, Brazao, Dimarco, Gobbi, Machin, Dezi, Siligardi, Biabiany. All. D’Aversa.

FIORENTINA: Lafont; Milenkovic, Hugo, Ceccherini, Biraghi; Veretout, Gerson, Benassi; Chiesa, Simeone (dal 69′ Muriel), Mirallas (dal 27′ Dabo). A disp: Brancolini, Terracciano, Ferrarini, Hancko, Laurini, Pezzella, Edimilson, Montiel, Norgaard, Vlahovic. All. Montella.

ARBITRO: sig. Giacomelli di Trieste.

Ammoniti: Benassi (F)

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