Parma in centro, Flash Mob per salvare i negozi del centro. Pizzarotti: “Ascoltiamo tutti, ma andiamo avanti per la nostra strada”

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“E’ stato un grande successo la numerosa e calorosa partecipazione di tanti parmigiani e parmigiane al FLASH MOB per la Petizione “Parma in Centro” svoltasi ieri in concomitanza con la discussione medesima in Consiglio Comunale.

Una prova tangibile della sofferenza che questo parte di città oggi vive per i gravi disagi quotidiani che ci si trova ad affrontare.

Avevamo chiesto di potere intervenire in sede di Consiglio Comunale al fine di potere meglio spiegare motivi e contenuti della petizioni e anche per evitare strumentalizzazioni della medesima.

Dalla maggioranza consiliare questa possibilità ci è stata negata e abbiamo capito i motivi.

Infatti, da taluni Consiglieri abbiamo assistito ad uno spettacolo che riteniamo non consono al loro ruolo e all’Istituzione che rappresentano.

Attacchi personali ad alcuni membri del comitato, senza possibilità di replica e paradossali strumentalizzazioni in merito a finalità ed obbiettivi della nostra iniziativa, ci hanno colpito per la loro faziosità e cattiveria.

Alla fine, quindi, si è persa una importante occasione per affrontare con serietà e collaborazione istituzionale un tema oggi ormai al limite della sopportazione per i tanti cittadini interessati.

Ora, sempre con l’obiettivo che ci contraddistingue nel volere dare il nostro contributo per trovare le giuste e inderogabili soluzioni al problema, restiamo in attesa della risposta da parte del Consiglio Comunale, così come previsto dalla Statuto, per capire come l’Amministrazione intenda procedere” – così il Comitato Parma in Centro commenta “l’irruzione” in consiglio comunale.

Irruzione che ha ricevuto ascolto da parte della maggioranza, ma non consenso.

Se Cristian Salzano ha proposto la “calendarizziamo con i comitati di una serie di incontri in commissione e nei Ccv che sono i luoghi deputati per affrontare i punti contenuti nella petizione” Marco Bosi ha spiegato come l’amministrazione non sia “disponibile a cambiare le priorità. Togliere la Tari ai negozi di vicinato costa due milioni di euro all’anno, dove li recuperiamo?”

E mentre l’assessore al commercio ha promesso che verranno ascoltate e valutate le proposte dei commercianti, ha chiuso il dibattito il il sindaco Federico Pizzarotti: “Ci sono duemila stalli per seimila permessi dei residenti del centro:  tutti i veicoli non ci stanno e nessun piano della mobilità potrà mai renderlo possibile. Le città vanno nella direzione di aumentare ztl e pedonalizzazioni. Sulle proposte puntuali, in linea con il nostro programma, non abbiamo mai fatto ostruzione”.

 

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