“Pesci abituato a condotte sessuali violente ed estreme”: le motivazioni del no alla revoca dei domiciliari

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“Pesci è usuale a condotte sessuali di tipo violento ed estremo, soprattutto quando consuma alcol e droga. Condotte che potrebbero mettere a rischio le sue partner, se ridotte in stato di minorata difesa dall’eventuale abuso condiviso di sostanze, ragion per cui Federico Pesci è considerato socialmente pericoloso”.

Questa in sostanza la pesantissima motivazione per la quale il titolare di Surf and Paradise rimane ai domiciliari. 

In parole semplici se Pesci potesse liberarsi dalle catena della giustizia, che lo autorizza al tragitto dalla casa sulle colline dei genitori al negozio, il Surf in Paradise – e ritorno – tra le 9 e le 18, al mero fine di guadagnarsi da vivere, potrebbe reiterare il reato.

Reato pesantissimo, quello contestato dall’accusa: aver stuprato per ore una 21enne, dopo aver concordato una prestazione a pagamento con la stessa, utilizzando anche strumenti per il sesso estremo che le hanno causato una prognosi di 45 giorni. Accusato di complicità, il pusher nigeriano Wilson Ndu Aniyem, per il quale la magistratura ha chiesto 4 anni e 6 mesi di reclusione.

Ora gli stessi giudici che gli hanno negato la libertà dovranno decidere sulla sua condanna. 2L’impressione è che la città lo abbia già condannato” – aveva detto il suo legale, Fabio Anselmo, alcuni giorni fa.

 

 

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